Praticare yoga non significa solo migliorare la postura o rilassarsi, ma è un vero e proprio investimento per la salute del cervello. Dalla riduzione dello stress alla prevenzione dell’invecchiamento cerebrale, dai benefici sull’umore al miglioramento della memoria e dell’apprendimento, i vantaggi di questa disciplina sono molteplici e supportati dalla scienza
Lo yoga è una disciplina millenaria nota per i suoi benefici sul corpo e sulla mente. Oltre a migliorare la forza, la flessibilità e la resistenza fisica, questa pratica ha un impatto significativo sul cervello, influenzandone la struttura e le funzioni cognitive. Numerosi studi scientifici confermano che lo yoga non solo aiuta a rilassarsi e a ridurre lo stress, ma contribuisce anche a potenziare la memoria, l’apprendimento e la capacità di gestire le emozioni.
La pratica costante dello yoga sembra favorire la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di modificarsi e adattarsi nel tempo. Studi condotti da neuroscienziati come Claudia Metzler-Baddeley della Cardiff University hanno evidenziato come lo yoga influenzi positivamente diverse aree cerebrali. Tra queste, l’ippocampo, coinvolto nella memoria e nell’apprendimento, e l’amigdala, responsabile della gestione delle emozioni e delle risposte allo stress.
Una ricerca dell’Harvard Medical School ha dimostrato che otto settimane di yoga e meditazione possono portare a un aumento della materia grigia nell’ippocampo e in altre aree legate alla consapevolezza e all’introspezione. Al contempo, si registra una riduzione della materia grigia nell’amigdala, il che si traduce in un abbassamento dei livelli di ansia e stress.
Lo yoga aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, migliorando il benessere emotivo e riducendo il rischio di malattie legate all’infiammazione cronica, come quelle cardiovascolari. Secondo uno studio pubblicato su Frontiere dell’Immunologia, praticare yoga con costanza abbassa le citochine, proteine che favoriscono le infiammazioni, migliorando così la salute generale del corpo e della mente.
Un altro beneficio dello yoga è l’aumento dei livelli di acido gamma-amminobutirrico (GABA), un neurotrasmettitore che regola l’attività cerebrale. Un corso di yoga di 12 settimane ha dimostrato di incrementare il GABA, migliorando l’umore e riducendo i sintomi dell’ansia.
Oltre a migliorare il benessere psicologico, lo yoga sembra avere un ruolo chiave nel rallentare il processo di invecchiamento cerebrale. Una ricerca dell’Università di San Francisco ha rilevato che la meditazione, spesso parte integrante dello yoga, aumenta l’attività della telomerasi, un enzima coinvolto nel rinnovamento cellulare. Questo effetto suggerisce che la pratica regolare dello yoga possa contribuire a mantenere il cervello giovane più a lungo.
Uno studio pubblicato su International Psychogeriatrics ha analizzato un gruppo di anziani con problemi cognitivi moderati, confrontando i risultati di chi praticava yoga kundalini con quelli di chi seguiva terapie verbali per la memoria. Entrambi i gruppi hanno mostrato miglioramenti, ma coloro che praticavano yoga hanno ottenuto risultati migliori nelle funzioni esecutive, come la pianificazione e la presa di decisioni.
Lo yoga è adatto a qualsiasi fase della vita, dai giovani agli anziani. Alcune scuole stanno sperimentando l’introduzione dello yoga nel programma scolastico per migliorare la concentrazione e l’apprendimento degli studenti. Negli anziani, invece, questa pratica si è dimostrata utile per contrastare il declino cognitivo e migliorare la qualità della vita.
Infine, lo yoga è una disciplina accessibile a tutti, sia in termini economici che di adattabilità alle diverse condizioni fisiche. Non serve essere esperti o particolarmente atletici per trarne beneficio: bastano costanza e voglia di prendersi cura di sé stessi
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