Approfondimenti

Workout estivo: i consigli per allenarsi al meglio durante l’estate

Certamente l’inverno presenta alcune sfide motivazionali, con le giornate brevi, il freddo pungente e le strade ghiacciate, è l’estate che può avere un impatto negativo sul regime di allenamento. Nonostante il sole splendente e i panorami mozzafiato che potrebbero stimolare la voglia di uscire, la realtà è che il caldo, l’umidità, le vacanze e la mancanza di sonno possono seriamente compromettere il tuo piano di allenamento.
È quindi fondamentale affrontarla con aspettative realistiche sulle performance e comprendere le potenziali insidie. In questo articolo, esamineremo gli errori più comuni nell’allenamento estivo e come evitarli con intelligenza quest’anno.

Allenarsi sotto il sole: i segreti per adattarsi al caldo durante l’estate

Durante la stagione calda, è fondamentale adeguare i tempi di allenamento tenendo conto delle temperature. Questo è un fatto fisiologico che richiede una pianificazione oculata delle sessioni di allenamento e una valutazione realistica delle prestazioni.

Durante l’esercizio fisico, anche in condizioni di freddo, la temperatura interna del corpo aumenta naturalmente. Inizialmente, questa elevazione della temperatura favorisce le prestazioni grazie all’aumento del flusso sanguigno verso i muscoli attivi. Da qui l’importanza di un adeguato riscaldamento prima dell’allenamento.

Tuttavia, quando la temperatura corporea interna aumenta troppo, si verifica una significativa diminuzione delle prestazioni, il corpo non riesce più a raffreddarsi in modo efficiente e il flusso sanguigno viene deviato verso la pelle per aiutare a mantenere una temperatura equilibrata. Diminuisce quindi notevolmente  la capacità di correre a velocità elevate.

Allenamento estivo: guida pratica per adattarsi alle temperature roventi

Il raggiungimento di un recupero adeguato durante i mesi estivi è un obiettivo spesso difficile da ottenere e può tradursi in prestazioni scadenti e sovrallenamento. La mancanza di recupero è dovuta a diversi fattori, tra cui la carenza di sonno, l’eccesso di attività al di fuori della corsa e l’accumulo di affaticamento mentre il corpo si dedica al mantenimento della freschezza.

Per vincere la sfida del caldo è opportuno alzarsi presto la mattina, prima che il sole sorga. Purtroppo, durante l’estate, questo significa spesso iniziare gli allenamenti alle 5:30 o addirittura prima. In genere, però, questo cambio di abitudini non è compensato da un’adeguata riduzione dell’orario di messa a letto la sera precedente. Al contrario, molti tendono ad andare a letto più tardi in estate, approfittando delle opportunità che questa stagione offre.

Inoltre, durante i fine settimana diventa difficile recuperare il sonno perso, poiché si è ancora costretti ad alzarsi presto per allenarsi. Diversamente, durante l’inverno si possono bilanciare gli allenamenti mattutini dei giorni feriali, permettendosi di riposare di più e approfittare delle temperature più miti nel corso della giornata.

Per affrontare queste sfide e garantire un recupero sufficiente, è fondamentale adottare una strategia mirata. È consigliabile dedicare particolare attenzione all’organizzazione del sonno, cercando di adeguarlo agli impegni di allenamento, e bilanciare l’attività fisica con il riposo e il relax. Inoltre, può essere utile sfruttare al massimo le prime ore del mattino, quando le temperature sono più fresche, e considerare l’opzione di allenarsi in altre fasce orarie, se possibile.

In conclusione, raggiungere un recupero sufficiente durante i mesi estivi non è una sfida da sottovalutare. Tuttavia, grazie a una pianificazione attenta, all’equilibrio tra attività e riposo, e alla flessibilità nell’orario di allenamento, è possibile superare queste difficoltà e garantirsi prestazioni ottimali anche durante le giornate più calde. Quindi, non abbiate paura di adattare la vostra routine e cercare soluzioni innovative per ottenere il massimo da voi stessi, nonostante le sfide che l’estate può presentare.

Dalma Bonaiti

Recent Posts

Utilizzare le tecnologie digitali abbassa i rischi del declino cognitivo: lo studio

La prima generazione a utilizzare Internet, email, smartphone e tecnologie digitali ha ridotto il rischio…

17 ore ago

Esiste una posizione ideale nella quale dormire? Quel che bisogna sapere

La postura assunta a letto non è una semplice abitudine: può influenzare la salute della…

17 ore ago

Alzheimer: potrebbero essere differenze tra uomini e donne nella risposta ai nuovi farmaci monoclonali

Uno studio rivela che uomini e donne potrebbero rispondere in modo differente al farmaco monoclonale…

2 giorni ago

Cos’è la dislipidemia e come si può curare

Questa condizione si manifesta attraverso un'alterazione nei livelli di lipidi nel sangue. Per curarla può…

3 giorni ago

Raffreddore o allergia? Ecco come distinguerli in primavera

Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che oltre il 30% della popolazione…

4 giorni ago

Batteri intestinali e sclerosi multipla:Un nuovo studio ha rivelato i possibili collegamenti

Il microbiota intestinale potrebbe influenzare la sclerosi multipla: uno studio del Max Planck Institute ha…

4 giorni ago