Una nuova malattia colpisce la Cina: il virus Hmpv preoccupa quanto il Covid? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
In Cina si discute ampiamente del metapneumovirus umano (Hmpv), un agente infettivo che provoca malattie respiratorie con sintomi paragonabili a quelli del raffreddore o dell’influenza. Questo virus non è una scoperta recente, ma è conosciuto per il suo potenziale di causare complicazioni, in particolare nei bambini più piccoli, con picchi di diffusione durante i mesi invernali. L’aumento significativo dei contagi osservato nel nord del Paese ha alimentato preoccupazioni per una possibile epidemia simile al Covid-19. Tuttavia, le autorità sanitarie cinesi rassicurano che una nuova pandemia non è attesa, pur riconoscendo che il virus può provocare forme più gravi di malattia, come bronchite e polmonite, specialmente tra gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone con un sistema immunitario compromesso. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Il metapneumovirus umano (Hmpv) appartiene alla famiglia Pneumoviridae, che include anche il virus respiratorio sinciziale (RSV), noto per causare bronchioliti nei neonati. La prima cosa che bisogna assolutamente ricordare per capire meglio a quale tipo di virus ci troviamo davanti è che non si tratta di un nuovo patogeno. Il virus Hmpv, infatti, è stato identificato per la prima volta nel 2001, quando venne isolato in 28 bambini nei Paesi Bassi. Attualmente, rappresenta una delle principali cause di infezioni respiratorie nei bambini sotto i 5 anni, subito dopo il virus respiratorio sinciziale (RSV). Le infezioni da Hmpv si manifestano più frequentemente durante i mesi invernali e l’inizio della primavera, e la maggior parte dei casi riguarda bambini con meno di 5 anni.
Il metapneumovirus umano è un agente infettivo che generalmente provoca sintomi paragonabili a quelli dell’influenza o del comune raffreddore, colpendo principalmente le vie respiratorie superiori. Tuttavia, in alcuni casi può interessare anche le vie respiratorie inferiori, causando condizioni più gravi come polmonite, riacutizzazioni dell’asma o aggravamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
I sintomi più frequenti dell’infezione da Hmpv includono:
In alcuni casi, l’infezione può comportare complicazioni gravi che richiedono il ricovero, tra cui bronchioliti, bronchiti, polmoniti, attacchi di asma o peggioramenti della BPCO e otiti. Le forme più severe della malattia si riscontrano prevalentemente nei bambini tra i 6 e i 12 mesi di età. Anche altre categorie sono maggiormente a rischio di sviluppare complicazioni, tra cui gli anziani oltre i 65 anni, le persone con un sistema immunitario compromesso (a causa di patologie come il cancro, malattie autoimmuni o l’uso di farmaci immunosoppressori) e coloro che soffrono di asma o BPCO.
Attualmente non esistono farmaci specifici per curare l’infezione da Hmpv, né è disponibile un vaccino in grado di prevenire questa malattia. Il trattamento si basa sulla gestione dei sintomi, mentre nei casi più gravi può essere necessario il ricovero ospedaliero. A seconda della situazione, i pazienti possono ricevere ossigenoterapia, fluidi per via endovenosa o corticosteroidi.
Nelle ultime settimane, la Cina settentrionale ha registrato un aumento significativo di casi di infezione da Hmpv, soprattutto tra i bambini. Le autorità sanitarie locali hanno intensificato le campagne di sensibilizzazione, sottolineando l’importanza di adottare misure igieniche adeguate per ridurre i contagi. Il virus si trasmette infatti attraverso il contatto diretto con persone infette o superfici contaminate e successivamente portando le mani alla bocca, al naso o agli occhi.
Le autorità cinesi hanno inoltre smentito le notizie diffuse da alcuni media che parlavano di ospedali in crisi e paventavano il rischio di una nuova pandemia simile al Covid-19. “Le infezioni respiratorie raggiungono il loro picco tipico durante l’inverno”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, aggiungendo che “le malattie sembrano essere meno gravi e meno diffuse rispetto all’anno scorso”.
Il metapneumovirus umano è un patogeno noto da tempo, e molte persone hanno sviluppato un certo livello di immunità grazie a infezioni pregresse. Gli esperti escludono quindi che l’attuale aumento dei casi in Cina possa portare a una nuova pandemia. Tuttavia, è fondamentale non sottovalutare il virus, considerando che può causare anche malattie respiratorie gravi, soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione.
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