Virus estivi, i consigli dei pediatri per proteggere i bambini

D’estate siamo più al sicuro dalle malattie? Dai batteri e dai virus? Beh, non proprio: come confermato da Susanna Esposito, responsabile del Tavolo tecnico di malattie infettive della Società Italiana di Pediatria, in estate sono molto comuni i virus che prendono di mira l’intestino. Nonostante le infezioni respiratorie – per intenderci, quelle dovute al virus influenzale e sinciziale – vadano ‘a riposo’, questo è un periodo particolarmente proficuo anche per alcuni batteri che si diffondono bene con la sabbia, e che trovano per questo una larga diffusione.

Nei pronto soccorso pediatrici in estate i casi che arrivano sono in numero contenuto e dovuti soprattutto da traumi e infezioni intestinali, mentre sono molto più rare bronchiti e polmoniti”, ha dichiarato Esposito. Secondo l’esperta, questa è la stagione delle gastroenteriti: tra bagni nelle piscine con una scarsa manutenzione dell’acqua, e cibi mal conservati, in questo periodo circolano molto più frequentemente i virus che causano il vomito, la diarrea, e modesto rialzo termico.

Cosa dice l’esperta

I più diffusi sono il rotavirus e il norovirus che per i bambini sotto l’anno di vita possono essere pericolosi a causa del rischio di disidratazione. Per questo, in caso di sintomi, è bene non aspettare troppo prima di rivolgersi al proprio pediatra“, ha spiegato ancora Esposito, professoressa ordinaria di Pediatria all’Università di Parma.

Zanzare in dettaglio
Immagine | Pixabay @Gab-Rysia – Saluteweb.it

Ma bisogna fare attenzione anche alla salmonella, che causa le gastroenteriti di origine batterica – mangiando ad esempio uova che non sono ben cotte, latte non pastorizzato, o acqua contaminata -, o causate da alcuni ceppi Escherichia coli e di stafilococco aureo. In questo caso la diffusione può avvenire tramite alimenti che sono stati lasciati troppo tempo fuori dal frigo, o che sono stati esposti a sbalzi termici. Anche gli enterovirus, tuttavia, non temono il caldo, ha precisato ancora l’esperta, e “si manifestano con sintomi gastrointestinali e respiratori ma anche con eruzioni esantematiche, come la mani-piedi-bocca“.

D’estate non abbassare la guardia

Parlando dei batteri che si trasmettono con la sabbia, questi possono manifestarsi attraverso le vescicole sulla pelle. “Malattia tipicamente estiva e contagiosa, l’impetigine è spesso causata dallo stafilococco aureo e colpisce soprattutto i bambini con meno di 10 anni di età e va curata con una pomata antibiotica prescritta dal medico”, continua Esposito, che raccomanda prudenza anche rispetto alle infezioni portate dalle zecche. “Le punture di questi animali possono portare infezioni come quelle da Borrelia burgdorferi, che causa la malattia di Lyme, dalle possibili gravi conseguenze se non adeguatamente diagnosticata e trattata. Le regioni più interessate sono Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige”.

Rimane dunque altamente consigliato, se ci si reca magari in montagna o in collina, usare un telo quando ci si sdraia sull’erba. Inoltre, è bene utilizzare dei calzettoni volti a proteggersi i polpacci, controllando che non ci siano insetti o altri ‘ospiti indesiderati’ rimasti incastrati. Tra le diverse infezioni che non vanno sottovalutate, infine, ci sono anche quelle parassitarie. Esposito, ricordando che la più frequente è la pediculosi, conclude che “a torto si ritiene che i pidocchi vadano in vacanza con la fine della scuola. Ma purtroppo non è così“.

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