Spesso, chi soffre di vertigini lamenta anche altri sintomi, tra cui: nausea, vomito, perdita di equilibrio, nistagmo, sudorazione e/o perdita dell’udito. Per poter trattare correttamente le vertigini, è fondamentale, in corso di diagnosi, identificare le precise cause scatenanti.
Le vertigini derivanti da un’alterazione dell’apparato vestibolare – che è l’organo dell’equilibrio – prendono il nome di vertigini periferiche.
Le vertigini che, invece, derivano da un problema dell’encefalo – per la precisione, o del cervelletto o del tronco encefalico – sono meglio conosciute come vertigini centrali.
Le più comuni cause di vertigini periferiche sono:
Tra le più comuni cause di vertigini centrali, rientrano:
Spesso, alle vertigini si associano diversi altri sintomi, tra cui:
In alcuni individui, la sensazione indotta dalle vertigini e i sintomi d’accompagnamento possono essere appena accennati; in altre persone, invece, possono essere anche molto marcati e severi.
Le vertigini e i sintomi associati hanno durata variabile da paziente a paziente: in alcuni soggetti, possono svanire dopo qualche secondo/minuto; in altri, invece, possono protrarsi anche per diverse ore, se non addirittura giorni.
Sulla durata delle vertigini e delle manifestazioni d’accompagnamento incide, generalmente, il tipo di cause scatenanti.
A seconda delle condizioni scatenanti, le vertigini possono comparire improvvisamente o in maniera graduale.
È bene consultare un medico quando le vertigini sono un sintomo ricorrente/persistente o quando si presentano in modo molto marcato.
Poiché la vertigine parossistica posizionale benigna è la più comune causa di vertigini, vale la pena ricordare quali sono gli altri sintomi caratteristici di questa particolare condizione medica:
Il trattamento delle vertigini dipende dalle cause scatenanti e dalla severità dei sintomi. Di seguito, l‘articolo riporta le terapie adottate contro le principali cause di vertigini.
Per la labirintite virale non esistono trattamenti particolari; in questi frangenti, l’unica indicazione medica consiste nello stare a riposo, in attesa che l’infezione guarisca spontaneamente.
Diverso invece è il caso della labirintite batterica: questa condizione richiede la somministrazioni di antibiotici.
In tutte quelle circostanze in cui la labirintite ha pregiudicato le capacità uditive, è raccomandabile rivolgersi a un esperto in malattie dell’orecchio e disturbi dell’udito, per ricevere le cure più adeguate al caso. Alcune forme di labirintite richiedono il ricorso a un trattamento noto come riabilitazione vestibolare.
Successiva di solito a un’infezione di tipo virale, la neuronite vestibolare è una condizione che, in genere, tende a guarire in modo spontaneo, senza particolari trattamenti. Il percorso di guarigione potrebbe durare diverse settimane.
Quando le vertigini sono particolarmente severe e associate a sintomi fastidiosi (vomito, nausea ecc), i medici consigliano di sdraiarsi a letto fino alla loro conclusione e, in alcuni casi, di assumere determinati medicinali, quali la proclorperazina e gli antistaminici. In presenza di una neuronite vestibolare, è altamente sconsigliato bere alcolici e stancarsi eccessivamente.
In genere, le persone con vertigine parossistica posizionale guariscono spontaneamente nel giro di diverse settimane o mesi. Secondo gli esperti, la risoluzione delle VPPB è legata alla dissoluzione dei cristalli di carbonato di calcio, circolanti nei canali semicircolari dell’apparato vestibolare.
Tuttavia, è bene precisare che, per accelerare il processo di guarigione e per migliorare il quadro sintomatologico, i medici consigliano di:
Se la manovra di Epley e gli esercizi di Brandt-Daroff sono inefficaci, se i sintomi non accennano a migliorare e se compaiono altri disturbi ancora, è opportuno rivolgersi nuovamente allo specialista e affidarsi alle sue indicazioni.
Poiché l’emicrania rappresenta la principale causa di vertigini centrali, in questa sezione ci si limiterà a una veloce descrizione del trattamento previsto in tale circostanza.
La cura dell’emicrania prevede in genere la somministrazione di una serie di farmaci, per alleviare la sintomatologia dolorosa e per prevenire gli attacchi di mal di testa.
In genere, durante un attacco di vertigini, è consigliabile sdraiarsi in una stanza tranquilla e poco illuminata. Questo dovrebbe attenuare la sensazione dell’ambiente che gira e anche la nausea.
In genere, per prevenire o evitare un peggioramento delle vertigini, i medici consigliano di sottrarsi, per quanto possibile, alle situazioni stressanti e che causano ansia.
Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.
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