La malattia di Dengue è di origine virale ed è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4). È trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Detto questo, si può ben comprendere, che non si ha un contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per due-sette giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri
Nell’emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus. La Dengue è conosciuta da oltre due secoli, ed è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico e Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone dell’oceano Pacifico Negli ultimi decenni, la diffusione della Dengue è aumentata in molte regioni tropicali.
L’allarme
In questi mesi c’è un’allerta Dengue in Brasile e in Argentina. Oltre che altri numerosi focolai in altre zone tropicali del resto del mondo fanno scattare in Italia la macchina dei controlli alle frontiere. A causa dell’aumento globale dei casi di dengue, su disposizione del Direttore Generale, Francesco Vaia, gli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn) hanno avuto l’indicazione di innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei mezzi e delle merci provenienti dai Paesi in cui “è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia”.
Statistiche alla mano, il Brasile ha raggiunto 512.353 casi probabili di dengue, secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute. Solo quest’anno sono stati confermati 75 decessi dovuti alla malattia e altri 350 sono sotto inchiesta. Invece, in Argentina ci sono 39.544 casi e 29 decessi.
I vaccini
Per contrastare la diffusione la direzione della Prevenzione del ministero della Salute sta lavorando per avere in caso di necessità a disposizione una buona scorta di vaccini anti-Dengue (il tetravalente vivo attenuato è stato approvato dall’Aifa ad ottobre 2023). È stato ordinato ed è in arrivo all’Inmi Spallanzani di Roma dove sarà possibile ottenerlo. Visita e vaccino sono a carico dell’utente. La struttura è fra i primi centri a ricevere le dosi. Lo scorso settembre l’Aifa ha infatti dato il via libera all’unico vaccino per la prevenzione della malattia anche per chi non ha avuto una precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale e sono sufficienti 2 dosi per raggiungere l’immunizzazione.
Inoltre, è stato innalzato all’aeroporto di Fiumicino il livello di vigilanza nei confronti degli aerei provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia Dengue. Il vaccino non è consigliato a donne in gravidanza o che stanno allattando. Il vaccino contro la Dengue viene somministrato per via sottocutanea in due dosi, a distanza di tre mesi l’una dall’altra. Ma quali sono i sintomi? La Dengue si manifesta con sintomi quali febbre, cefalea, dolori oculari, dolori muscolari e articolari, vomito che iniziano a manifestarsi cinque-sei giorni dopo la puntura di zanzara. Molto raramente la malattia si manifesta in forma emorragica. Il vaccino contro la Dengue può essere somministrato in tutti i soggetti che abbiano compiuto i 4 anni di età.