
Tecnologie digitali e declino cognitivo | Pixabay @DebbiSmirnoff - Saluteweb
La prima generazione a utilizzare Internet, email, smartphone e tecnologie digitali ha ridotto il rischio di declino cognitivo e demenza del 58%

L’uso delle tecnologie digitali sta diventando sempre più centrale nella nostra vita quotidiana, e una recente ricerca ha rivelato i suoi effetti positivi sulla salute cognitiva. Un team di scienziati delle università del Texas e della Baylor ha condotto uno studio che dimostra come l’interazione regolare con strumenti digitali, come Internet, email e smartphone, possa ridurre significativamente i rischi di declino cognitivo e demenza. Questo studio, pubblicato sulla rivista “Nature Human Behavior“, ha analizzato 136 studi precedenti, coinvolgendo un campione di 411.430 persone di età matura o anziana.
Risultati sorprendenti
I risultati dello studio sono davvero sorprendenti: coloro che hanno utilizzato le tecnologie digitali negli ultimi vent’anni hanno mostrato un rischio di declino cognitivo inferiore del 58% rispetto alla media. In un’epoca in cui la tecnologia è sempre più presente, questo dato assume un’importanza cruciale. L’interazione con i dispositivi digitali stimola il cervello e promuove abilità fondamentali come la risoluzione di problemi e l’ideazione creativa. Gli autori dello studio hanno sottolineato che queste interazioni possono attivare processi cognitivi complessi, migliorando così le capacità mentali.
Nessuna evidenza contraria
Un aspetto particolarmente interessante della ricerca è che non è emersa alcuna evidenza contraria: non è stato trovato alcun legame tra l’uso delle tecnologie digitali e una diminuzione delle capacità mentali o un aumento del rischio di demenza. Michael Scullin, uno degli autori dello studio e professore di psicologia e neuroscienze alla Baylor University, ha descritto la coerenza dei dati come un risultato raro nella scienza, evidenziando le variabili educative, socio-economiche e di salute dei partecipanti.
Implicazioni per la salute pubblica
L’analisi di queste informazioni offre spunti preziosi per la comunità scientifica e per le politiche di salute pubblica. Potrebbe essere utile promuovere programmi di alfabetizzazione digitale per le persone anziane, incoraggiandole a utilizzare le tecnologie non solo per comunicare, ma anche per stimolare le proprie capacità cognitive. La ricerca suggerisce che l’integrazione delle tecnologie digitali nella vita quotidiana potrebbe non solo facilitare le interazioni sociali, ma anche fungere da strumento di prevenzione contro il declino cognitivo, contribuendo a una vita più sana e attiva mentalmente.
In conclusione, l’uso delle tecnologie digitali rappresenta una strategia promettente per migliorare la salute cognitiva e affrontare le sfide legate all’invecchiamento.