Uova, luoghi comuni da sfatare

Le uova sono un alimento che non dovrebbe mai mancare nella dieta di nessuno, eccetto casi particolari.

Sono ricche di molti amminoacidi essenziali utili all’organismo umano, oltre che di proteine, vitamine e sali minerali e possiedono un giusto quantitativo di grassi.

Fanno bene al fegato, dove possono contribuire a rigenerare delle cellule del tessuto, e hanno un alto valore biologico, seppur non contengano zuccheri, vitamina C e fibre.

Le uova sono, dunque, un alimento molto importante per l’organismo umano e un loro consumo costante nel tempo è consigliato per la maggior parte delle persone, sebbene sia importante non eccedere nelle quantità.

Molto spesso, però, le uova sono accompagnate da alcuni luoghi comuni che poco hanno a che fare con la realtà e che, talvolta, ne limitano l’assunzione.

Proviamo, allora, a sfatarne alcuni.

Tuorlo o albume? Cotte o crude?

Partiamo dai falsi miti più comuni, quelli legati alla cottura e alla composizione delle uova.

Molte persone ritengono che le uova crude possiedano molti più nutrienti di quelle cotte e che sia sempre meglio consumarle in questo stato, ma non è propriamente così.

La maggior parte dei nutrienti contenuti nelle uova vengono mantenuti anche dopo la loro cottura, la quale può essere molto utile a rendere più sicura l’assunzione delle uova.

Consumare uova crude, soprattutto d’estate (quando fa molto caldo), è sicuramente più rischioso che consumarne di cotte, in quanto le uova crude potrebbero contenere batteri nocivi come la salmonella, che verrebbero invece eliminati durante la cottura.

Per questo, si consiglia sempre di consumare uova freschissime o di cuocerle, oltre che di conservarle in frigorifero.

Un altro falso mito è quello secondo il quale sia meglio mangiare soltanto l’albume, scartando i tuorli.

Eccetto casi specifici, le uova vanno consumate nella loro interezza, in quanto tuorlo e albume contengono differenti proprietà nutritive, entrambi molto utili al nostro organismo.

L’albume è ricco di proteine nobili, mentre il tuorlo di grassi, sali minerali e vitamine.

Un distinguo è, però, giusto farlo se si parla di bambini. Se assunte troppo presto nel tempo, le proteine contenute nell’albume potrebbero scatenare dei fenomeni di allergia o intolleranza nei bambini.

Per questo, si consiglia sempre di iniziare a far mangiare loro solamente piccole dosi di tuorlo a partire dagli otto mesi di vita, aggiungendo l’albume soltanto dopo il compimento del primo anno, ovvero quando l’intestino inizia a trovarsi nella condizione di poter assimilare meglio le sostanze nutritive.

Due bruschette condite con pezzi di avocado e uova sode
Foto | Pexels @FoodieFactor

Le uova fanno ingrassare?

Un altro luogo comune da sfatare è quello che vuole che le uova facciano ingrassare.

Essendo ricche di proteine, esse, al contrario, possono aiutare chi le assume a provare un senso di sazietà e a mangiare quindi di meno. Sono, inoltre, un valido aiutante per il metabolismo.

Le uova possono, dunque, essere utili nel mantenimento del proprio peso forma o addirittura nel dimagrimento.

Altro falso mito è, poi, quello secondo il quale il colore del guscio esterno abbia un’influenza diretta sulla qualità dell’uovo contenuto al suo interno.

Seguendo questo luogo comune, molte persone ritengono che consumare uova dal guscio scuro sia più salutare che consumare quelle dal guscio chiaro. Non è così!

Il colore del guscio di un uovo non influisce sul suo valore nutrizionale e la differenza principale nella colorazione del guscio risiede nella differente razza di gallina che ha deposto le uova in questione.

Colazione all'inglese: caffè lungo, due toast con uova all'occhio di bue, fagioli cotti e formaggio fuso
Foto | Pexels @JulianJagtenberg

Uova e patologie

Passiamo ora a parlare di quei luoghi comuni che accostano spesso il nome delle uova a quello di alcune patologie.

Le uova non fanno male alla salute cardiovascolare, come in molti credono. Diversi studi hanno dimostrato che la quantità di colesterolo presente nelle uova di oggi sia, in media, di un quarto in meno rispetto che nel passato.

Esso si concentra, poi, esclusivamente nel tuorlo, con l’albume che è privo di colesterolo.

Le uova possiedono, però, anche una buona dose di grassi insaturi, capaci di ripulire il sangue e impedire la crescita del colesterolo cattivo (LDL), favorendo al contempo la formazione di quello buono (HDL).

È opportuno non esagerare con il consumo di uova, ma la loro assunzione non comporta per forza un innalzamento dei livelli di colesterolo.

Per questo stesso motivo, sfatiamo anche il falso mito secondo cui le uova non debbano essere mangiate da chi soffre di diabete.

Studi in merito hanno dimostrato che un’assunzione moderata di uova non aumenta il rischio di malattie cardiache nelle persone affette da diabete e che, anzi, le uova possono essere utilizzate, talvolta, come alimento utile a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

Certo, in casi di diabete, un largo consumo di uova non è mai consigliato, in quanto potrebbero aggravare problemi già esistenti (ma mai esserne la causa). Per questo, si consiglia di assumere uova omega-DHA, trovabili in commercio e prive di colesterolo cattivo.

Ultimo falso mito: mangiare tante uova aumenta il rischio di sviluppare il cancro.

Non esistono prove a sostegno di questa tesi. Anzi, come spiegato in precedenza, le uova contengono nutrienti essenziali che possono contribuire a proteggere le cellule dell’organismo e ridurne l’infiammazione. Si consiglia, però, sempre di assumerne non più di tre volte a settimana.

È importante anche ricordare come un’assunzione smodata di uova sia fortemente sconsigliata a quelle persone che soffrono di calcoli alla cistifellea, dove potrebbero provocare delle coliche.

Estremamente consigliata è, invece, la loro assunzione (in forme leggere) da parte di chi soffre di malattie croniche del fegato. Cirrosi compresa.

Gestione cookie