L’ulcera di Mooren, anche chiamata ulcera rodente, è una rara forma di cheratite (infiammazione della cornea) cronica e rientra nelle grande famiglia delle cheratiti periferiche autoimmune. Questa condizione rara è dolorosa e coinvolge la cornea e la parte trasparente dell’occhio. Le sue cause non sono ancora ben comprese e potrebbe essere determinata da fattori autoimmuni, genetici e ambientali. L’ulcera di Mooren colpisce principalmente il sesso femminile e le razze asiatiche ed africane, ma si presentano alcuni casi anche in Europa.
La lesione si manifesta sotto forma di un’ulcerazione che si diffonde prima attorno alla cornea e poi centralmente. L’ulcera di Mooren è più comune nei soggetti di età compresa tra i 20 e i 70 anni, anche se può colpire chiunque. In base alle sue caratteristiche cliniche possiamo identificare tre diversi tipi di ulcera di Mooren:
L’ulcera di Mooren si presenta con un’infiltrazione corneale periferica che poi si diffonde su tutta la circonferenza centrale. I sintomi principali dell’ulcera di Mooren sono:
Questi sintomi possono variare da individuo a individuo e a seconda della gravità dell’ulcera e della presenza o meno di complicazioni come l’infezione. Se si sospetta di avere l’ulcera di Mooren è bene consultare subito un oftalmologo, poiché questa condizione può portare a danni permanenti alla cornea e alla vista se non trattata in maniera adeguata.
Il trattamento dell’ulcera di Mooren dipende dalla gravità della patologia. La problematica potrebbe risolversi spontaneamente nel caso dell’ulcera Bilaterale Non Dolorosa. Negli altri casi il trattamento può includere l’uso di colliri antibiotici o corticosteroidi per combattere l’agente patogeno responsabile o lenti a contatto terapeutiche per proteggere la cornea. Nei casi più gravi serviranno interventi chirurgici come il trapianto di cornea. In alcuni casi, i farmaci immunosoppressori possono essere prescritti per sopprimere la risposta immunitaria e ridurre l’infiammazione. È importante sottolineare che il trattamento deve essere personalizzato e supervisionato da un oftalmologo esperto.
Nel caso di ulcerazione monolaterale il trattamento è difficile e anche risultati del trapianto di cornea non sono soddisfacenti con recidive corneali e possibile recidiva dell’ulcerazione del lembo. Alcuni studi hanno evidenziato che la resezione coniugale e l’applicazione della colla di cianoacrilato non sono efficaci nell’evitare le ricorrenze e fermare la progressione della malattia.
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