Ingrediente straordinariamente versatile e prezioso in cucina, il limone è un frutto che non dovrebbe mai mancare nella lista della spesa. Giallo come il sole e dal sapore netto e fresco, è un agrume che se usato con qualche accortezza può aiutarci a rendere completa la nostra alimentazione. Insomma, è un alimento che merita di essere conosciuto più da vicino. Ecco nel dettaglio le sue proprietà nutrizionali e i benefici a cui è associato.
La ricerca scientifica continua a guardare con grande attenzione al limone. Il suo succo, come sottolineato in un approfondimento pubblicato sul portale del polo ospedaliero Humanitas, vanta una lunga tradizione d’uso come astringente, diaforetico (promuove la sudorazione), diuretico, gargarismo, lozione e tonico. È inoltre impiegato a livello topico nel trattamento dell’acne, delle micosi della pelle (ad esempio del piede d’atleta), delle scottature scolari e delle verruche. Ma non solo. Sono diverse le ricerche condotte negli ultimi anni che hanno dimostrato la presenza di una possibile associazione tra il consumo di agrumi e la riduzione del rischio di diverse malattie. Particolarmente ricco di vitamina C e potassio, il limone potrebbe avere un’azione antiossidante associata alla buccia, alle pectine e agli oli, ma anche antimicrobica, in quanto gli oli esercitano un’azione batteriostatica e antivirale dipendente dal citrale e dal linalolo. Secondo alcuni studi osservazionali, ci potrebbe essere una relazione inversa tra consumo di limoni e rischio di cancro. In particolare, il consumo di agrumi è stato associato a un effetto protettivo contro il cancro alla cavità orale. Sembra inoltre che, in caso di nefrolitiasi calcica ipocitraturica, a dosi opportune il consumo giornaliero di succo di limone possa ridurre la formazione di calcoli ai reni.
Dal bassissimo apporto calorico il limone è un frutto particolarmente ricco di fibre, potassio e vitamina C. Nello specifico, in 100 g della parte commestibile del frutto del limone sono presenti 89,5 g di acqua e solo 11 Calorie, di cui il 22% proteine e il restante 78% di carboidrati (2,3 g di zuccheri solubili e 1,9 g di fibre alimentari, in particolare pectine). Se si prende in considerazione solo il succo, la composizione nutrizionale varia. Nello specifico, l’energia proveniente dai carboidrati (87%) aumenta rispetto a quella proveniente alle proteine (13%), ma corrisponde solo a zuccheri solubili (1,4 g ogni 100 g di succo). Diminuiscono anche le Calorie, 6 per 100 g, mentre la quota di acqua aumenta (92,1%).
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