Tenere sotto controllo il peso corporeo è senz’altro un metodo efficace per monitorare le proprie condizioni di salute. Il calcolo del Body Mass Index (BMI) aiuta a individuare eventuali situazioni non ideali, come l’eccessiva magrezza o, al contrario, la presenza di un numero elevato di chili di troppo da smaltire. Esistono però anche altri modi per valutare le proprie condizioni di salute, nessuno dei quali ha a che fare direttamente con il peso corporeo. Andiamo a scoprirne tre.
Un buon modo per valutare la propria forma fisica consiste nel mettersi a fare i piegamenti e vedere quante ripetizioni si riescono a portare a termine nel corso di un’unica sessione. Da una ricerca della Harvard T.H. Chan School of Public Health, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Jama Network Open, è emerso che chi riesce a fare più di 40 piegamenti di fila corre un rischio minore di incorrere in problemi cardiovascolari rispetto a chi si ferma a meno di 10. Lo studio è stato condotto prendendo in esame i dati sulla salute di 1.104 pompieri maschi attivi, raccolti dal 2000 al 2010.
Esiste anche il push up test, uno strumento di valutazione che in base al numero dei piegamenti fatti in un’unica sessione permette di misurare la forza e la resistenza della parte superiore del corpo. Scendendo più nello specifico, questo test valuta le condizioni dei muscoli di spinta, come i pettorali e i tricipiti, con gli addominali e la schiena che lavorano come stabilizzatori.
A parità di peso, due persone possono avere una massa grassa molto differente. Quest’ultima, infatti, è minore negli individui che hanno una muscolatura più sviluppata e conoscere la sua percentuale è importante per valutare il proprio stato di forma. Per calcolarla è possibile ricorrere all’apposito tool messo a disposizione dal sito My Personal Trainer, nel quale bisogna inserire l’altezza, il sesso, la circonferenza della vita (misurata con un metro), la circonferenza del collo e la circonferenza dei fianchi.
Negli uomini, una massa grassa superiore al 26% è indice di obesità, mentre tra il 18 e il 25% è al di sopra della media. L’ideale è averla tra il 14 e il 17% (buono stato di fitness) o il 6-13% (forma atletica). Scendere al di sotto di questa soglia rischia di mettere a repentaglio alla salute. Per le donne invece, uno stato di obesità corrisponde a una massa grassa superiore al 32%, mentre tra il 18 e il 25% si ha una condizione di sovrappeso. Il buono stato di fitness è indicato da una massa grassa tra il 21 e il 24%, mentre per la forma atletica è necessario arrivare tra il 14 e il 20%. Chi si trova tra il 10 e il 12% corre dei rischi per la salute.
Un altro test semplice che chiunque può fare per valutare il proprio stato di forma consiste nel cronometrare quanto a lungo si riesce a mantenere la posizione di plank. Chi non riesce a superare i 20 secondi potrebbe essere parecchio fuori forma. Tra i 45 e i 75 secondi si può già parlare di un buon livello di allenamento, che diventa eccellente per chi resiste più di due minuti.
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