Torace, cause e sintomi di pectus excavatum e pectus carinatum

Sono anomalie, che possono comportare la deformazione dello sterno verso l’interno (pectus excavatum) o verso l’esterno (pectus carinatum)

Esistono delle deformazioni congenite a carico della parte toracica anteriore. Si tratta del pectus excavatum, o petto escavato, e pectus carinatum, petto carenato. Sono anomalie, che possono comportare la deformazione dello sterno verso l’interno (pectus excavatum) o verso l’esterno (pectus carinatum) sono visibili già durante le fasi dello sviluppo del bambino per manifestarsi in maniera conclamata nella fase adolescenziale. Possono esserci vari disturbi, da quelli posturali, a quelli a carico dell’apparato respiratorio e di quello cardiovascolare.

Laboratorio analisi
Laboratorio analisi | pixabay @DarkoStojanovic

“Il pectus excavatum e il pectus carinatum sono determinati da una crescita abnorme delle cartilagini costali, che sospinge lo sterno verso l’interno o verso l’esterno provocando una deformazione di tutta la parete toracica”, ha detto al sito dell’Humanitas il dottor Emanuele Voulaz, chirurgo toracico presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Le cause

Le cause di queste anomalie sono ancora oggetto di studio, ma gioca molto probabilmente il fattore genetico: “Entrambe le patologie sono congenite e interessano maggiormente i maschi rispetto alle femmine. Il pectus excavatum interessa lo 0,1-0,5% dei nati e di questi circa 3-4 ogni 10 proviene da famiglie in cui il disturbo è già presente, mentre il pectus carinatum interessa circa 1 persona ogni 1000 (anche se alcuni studi stimano che sia 1 persona su 300 a esserne interessata)”, ha continuato il dottor Voulaz. Altre condizioni associate frequentemente al pectus excavatum sono:

  • sindrome di Marfan
  • sindrome di Ehlers-Danlos
  • osteogenesi imperfetta
  • sindrome di Noonan
  • sindrome di Turner

Invece, il pectus carinatum si associa a:

  • sindrome di Marfan
  • sindrome di Noonan
  • scoliosi
  • asma
  • prolasso della valvola mitralica

I disturbi

Come accennato, il pectus excavatum è correlato all’insorgenza una serie di disturbi. Da quelli posturali a quelli respiratori, passando per problemi cardiaci e psicologici. “Il pectus carinatum, invece, non provoca una sintomatologia evidente: il paziente può essere interessato da problemi posturali e indolenzimento alla schiena, nonché sperimentare respiro corto e dolore al petto quando assume determinate posizioni o effettua determinati esercizi, ma non si tratta di una condizione pericolosa”, ha proseguito il dottor Voulaz.

E ancora: “Da tenere in considerazione però che entrambi i disturbi possono comportare una preoccupazione circa il proprio aspetto fisico, una carenza di autostima, il tentativo di camuffare con i vestiti l’anomalia e l’evitamento di situazioni che comportano l’esposizione del torso (come andare in piscina o in spiaggia). La fatica emotiva che deriva da queste condizioni, quindi, può avere delle conseguenze sul tono dell’umore e necessitare un opportuno supporto psicologico”.

Ospedale
Ospedale | pixabay @StockSnap

Come intervenire?

In caso di indicazione al trattamento chirurgico, che viene sempre definita a seguito di valutazione specialistica e in accordo con genitori del paziente, è consigliato intervenire intorno ai 12-15 anni: “Il pectus carinatum, invece, si può trattare sia in maniera conservativa, con l’utilizzo di un corsetto, sia chirurgicamente. Il corsetto è consigliato in fase di crescita, in modo da sfruttare la fisiologica elasticità delle ossa. Può essere inserito sopra o sotto i vestiti a seconda delle necessità ed esercita sul torso una pressione finalizzata a sospingere con il tempo lo sterno verso la sua posizione fisiologica. Abitualmente, l’utilizzo del corsetto viene prescritto per 24 ore al giorno in cicli di circa 6 mesi all’anno e può essere rimosso per fare la doccia o effettuare attività sportiva”, ha concluso il dottor Voulaz.

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