Avete le dita delle mani indolenzite? La motivazione potrebbe essere ben precisa. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
Fratture, lesioni, lussazioni e artrosi sono tra le diverse possibili cause di dolore alle dita delle mani. Questo dolore può derivare da traumi, da un utilizzo eccessivo o scorretto delle mani, da specifiche attività sportive (non solo legate a sport di contatto, ma anche a movimenti errati durante discipline come yoga o pilates) o da determinate condizioni di salute. È essenziale non ignorare il dolore se persiste, poiché potrebbe evolvere in problemi più seri, tra cui la limitazione della mobilità delle mani, con conseguenti ripercussioni sulle attività quotidiane. Ma vediamo, nello specifico, tutte le cause dei dolori alle dita delle mani.
Avete dolore alle dita delle mani? Ecco le possibili ragioni
Le dita delle mani costituiscono le estremità finali degli arti superiori. Ciascuna mano è dotata di 5 dita, le quali sono strutture anatomiche complesse formate da ossa, articolazioni, muscoli, tendini, vasi sanguigni, nervi e tessuto connettivo.
- Ossa: sono rappresentate dalle falangi.Articolazioni: includono le articolazioni metacarpo-falangee (tra la prima falange e il metacarpo adiacente) e le articolazioni interfalangee (tra falangi contigue). Sono essenziali per consentire il movimento delle dita.
- Muscoli e tendini: insieme alle articolazioni, sono fondamentali per permettere i movimenti delle dita delle mani.
- Tessuto connettivo: corrisponde principalmente alla pelle che riveste le dita delle mani.
- Nervi: sono responsabili del controllo sensoriale e motorio delle dita.
- Vasi sanguigni: hanno il compito di trasportare il sangue alle ossa, alle articolazioni, ai muscoli, ai tendini e ai tessuti cutanei delle mani.
Le cause
Il dolore alle dita delle mani può manifestarsi in vari modi e avere molteplici cause. Di solito, non è motivo di grande preoccupazione, poiché spesso deriva da disturbi temporanei e di lieve entità. Tuttavia, in rari casi, potrebbe indicare una condizione più seria che richiede l’intervento di un medico e un trattamento specifico. Questo dolore può anche far parte di un dolore più generale che coinvolge tutta la mano, inclusi il dorso, il palmo o il polso.
Le cause del dolore alle dita possono essere di natura traumatica, come sovraccarichi funzionali, fratture delle falangi, ferite cutanee, contusioni, ustioni, malattie delle unghie, e punture di insetti. Queste condizioni derivano spesso da incidenti o dall’uso eccessivo delle mani.
Le cause non traumatiche includono patologie come osteoartrosi, artrite reumatoide, alcune forme di distrofia muscolare, sclerosi multipla, sindrome del tunnel carpale, verruche cutanee, cisti tendinee, sindrome di De Quervain, tumori rari, fenomeno di Raynaud, contrattura di Dupuytren e diabete mellito. Queste condizioni possono coinvolgere nervi, muscoli, articolazioni o ossa e richiedono attenzione medica per essere gestite correttamente.
I sintomi e le complicanze
Diversi sintomi e segni possono accompagnare il dolore alle dita delle mani e variano a seconda della causa sottostante. Ad esempio, i dolori alle dita causati da osteoartrosi si associano a sintomi diversi rispetto a quelli provocati da un’ustione. Ecco alcuni sintomi e segni comuni che possono accompagnare il dolore alle dita delle mani:
- Intorpidimento e formicolio: possono verificarsi in condizioni come diabete mellito, morbo di Dupuytren, fenomeno di Raynaud, sindrome del tunnel carpale e sclerosi multipla.
- Difficoltà a impugnare oggetti, scrivere o digitare: questi problemi sono associati a dolori alle dita causati da morbo di Dupuytren, artrosi, artrite reumatoide, sindrome di De Quervain e distrofie muscolari.
- Rigidità articolare: questo sintomo è comune in artrosi e artrite reumatoide.
- Gonfiore: spesso osservato in caso di fratture, contusioni e punture o morsi di insetti.
- Ematoma: tipico di fratture e contusioni.
- Sanguinamento: può verificarsi in seguito a lesioni cutanee e ustioni.
- Vescicole: spesso associato a ustioni.
- Segni di infezione: possono manifestarsi in ferite cutanee e ustioni.
- Dolore durante i movimenti delle dita: questo sintomo è comune in artrosi, cisti tendinee, artrite reumatoide e sindrome di De Quervain.
- Atrofia muscolare: può verificarsi in distrofie muscolari, artrosi e artrite reumatoide.
- Noduli teneri o duri al tatto: sono associati a cisti tendinee e tumori.
- Noduli di Heberden: tipici di artrosi e artrite reumatoide.
Le complicanze che possono colpire una persona con dolore alle dita delle mani possono derivare da:
- Una causa grave: ad esempio, tumori, ustioni di terzo o quarto grado, ecc.
- L’assenza di trattamento per una condizione sottostante: quando è necessaria una terapia specifica per risolvere la causa primaria del dolore.
Quando rivolgersi a un medico?
Il dolore alle dita delle mani dovrebbe allarmare e spingere a consultare un medico nei seguenti casi:
- Persistenza: se il dolore dura da diversi giorni.
- Aumento dell’intensità: se il dolore peggiora anziché migliorare.
- Origine inspiegabile: se compare senza una causa evidente.
- Sintomi associati: se è accompagnato da segni clinici significativi, come difficoltà a impugnare oggetti, gravi perdite di sangue, o diabete.
- Resistenza alla terapia: se persiste nonostante il trattamento, senza mostrare segni di miglioramento.
Terapie, cure ed esami da eseguire per la diagnosi
A meno che non si tratti di traumi evidenti che richiedano un intervento immediato al Pronto Soccorso, in altri casi è possibile monitorare i sintomi per alcuni giorni. Durante questo periodo, è utile adottare le seguenti misure per alleviare il dolore:
- Evitare il sovraccarico dell’arto.
- Applicare ghiaccio localmente a intervalli regolari.
- Assumere farmaci antinfiammatori.
Se il dolore persiste, non migliora con questi rimedi o peggiora, è fondamentale consultare un chirurgo specializzato in patologie della mano. Lo specialista potrà diagnosticare le strutture coinvolte e, attraverso una valutazione approfondita, individuare le cause del dolore.
Per una diagnosi accurata, possono essere utilizzati esami come radiografie, ecografie, elettromiografie, tomografie computerizzate (TAC) e risonanze magnetiche. È consigliabile iniziare consultando uno specialista che saprà indirizzare verso l’esame diagnostico più appropriato, evitando esami superflui e ripetuti a causa di indicazioni poco chiare.
Nel caso di compressioni nervose, come nella sindrome del tunnel carpale, è essenziale eseguire un elettromiogramma per valutare lo stato del nervo. Se la diagnosi è confermata, spesso si opta per un intervento chirurgico.
Per altre condizioni, eccetto traumi come fratture e lussazioni che richiedono un trattamento immediato, le problematiche infiammatorie o degenerative possono inizialmente essere gestite con approcci conservativi. Tipicamente, il trattamento iniziale include l’uso di tutori personalizzati per la mano, che aiutano a riposare le strutture interessate e spesso portano a una riduzione dei sintomi dolorosi nelle fasi iniziali.