L’acqua nelle orecchie può provocare dolori e fastidi, ecco cosa fare per liberarsene in modo sicuro e cosa non fare
Almeno una volta nella vita vi sarà capitato di sentire i suoni ovattati dopo aver fatto una nuotata in mare o in piscina, oppure dopo essere usciti dalla doccia. Questo accade perché l’acqua si insinua nel condotto uditivo e può andarsi a depositare vicino al timpano limitandone il movimento.
Il timpano infatti è una membrana di forma circolare che somiglia molto alla pelle di un tamburo, che separa l’orecchio esterno dall’orecchio medio. Quando un suono viene prodotto genera delle onde che si propagano come vibrazioni nell’aria fino a raggiungere il nostro timpano.
Nel momento in cui queste onde raggiungono il timpano, la membrana vibra della stessa frequenza del suono e queste vibrazioni del timpano vengono assorbite da martello, incudine e staffa, ovvero tre piccoli ossicini vicini.
Quando le vibrazioni arrivano all’orecchio interno, ovvero alla coclea, vengono tradotte in impulsi elettrici che salgono fino al cervello. Ed è qui che il suono assume un significato.
Quando l’acqua si insinua fino al timpano, impedisce alla membrava di vibrare correttamente e quindi anche il segnale che ne deriva è confuso e poco comprensibile.
Come rimuovere l’acqua dall’orecchio?
Per eliminare l’acqua dall’orecchio occorre scuotere e inclinare la testa per cercare di farla spostare e uscire dal condotto uditivo, ma si può cercare anche di assorbirla inserendo un pezzo di carta con delicatezza nel condotto.
In alternativa, si può provare anche sfruttando l’aria dell’asciugacapelli ma a una distanza ragionevole dall’orecchio e impostando la temperatura più bassa per evitare di scottare la pelle sensibile dell’orecchio.
Come ultima spiaggia, si può optare per degli spray auricolari in commercio che sono studiati appositamente per poter rimuovere l’acqua dalle orecchie.
Di solito questa sensazione di suono ovattato dura relativamente poco, ma se persiste per più giorni è probabile che il cerume del condotto uditivo abbia assorbito l’acqua, si sia ingrandito e stia occludendo l’orecchio oppure potrebbe essere in corso un’infezione. In questo caso è bene recarsi da un otorinolaringoiatra.
L’acqua nelle orecchie può arrivare a provocare l’otite?
Purtroppo l’acqua nelle orecchie può portare, come abbiamo appena detto, a infezioni tra cui l’otite sterna, conosciuta anche come otite del nuotatore. Il nome non è casuale, infatti l’acqua della piscina potrebbe essere la diretta responsabile del proliferare di germi e batteri.
Quando l’acqua rimane intrappolata nel condotto uditivo esterno, può creare un ambiente umido che favorisce la crescita di batteri e funghi.
Di solito, il cerume nell’orecchio protegge dalle infezioni, ma se l’acqua dissolve il cerume o se ci sono microlesioni nel condotto uditivo, i batteri possono proliferare più facilmente.
L’otite esterna si manifesta con dei sintomi distintivi come:
- Dolore all’orecchio che peggiora toccando il padiglione auricolare
- Prurito all’esterno dell’orecchio
- Rossore e gonfiore del condotto uditivo
- Scarico liquido dall’orecchio di una sostanza chiara o purulenta
In questo caso il medico vi saprà consigliare come procedere consigliandovi delle gocce antibiotiche o antifungine, o dei farmaci antidolorifici se il dolore persiste.
Come non fare entrare l’acqua nelle orecchie?
Per evitare che l’acqua entri nelle orecchie quando nuotate o fate la doccia, potete optare per dei tappi per le orecchie di diversa tipologia: in commercio ne esistono sia in silicone modellabili che quelli tipici da nuoto.
Indossare una cuffia in silicone o in lattice che copra le orecchie è un buon metodo, soprattutto in piscina, per evitare che entri acqua nelle orecchie.
Se vi capita spesso di imbarcare acqua nel condotto uditivo mentre siete sotto la doccia, vi consigliamo di fare attenzione alla posizione della testa: evitate il flusso diretto del soffione inclinando la testa orizzontalmente, oppure sfruttate una boccetta a mano per sciacquare i capelli in modo tale da riuscire a calibrare meglio il getto e tenerlo sempre nella posizione migliore per evitare che l’acqua si insinui nelle orecchie. In alternativa, esistono anche dei tappi da indossare in doccia.
L’ultimo consiglio che vi diamo è di evitare l’utilizzo di cotton fioc perché potrebbero spingere l’acqua ancora più in profondità e danneggiare il timpano.
Ora sapete cosa succede quando l’acqua entra nelle orecchie e come agire per trovare sollievo da questo disturbo. Fate attenzione ai sintomi e, qualora doveste soffrire di dolore intenso, febbre, gonfiore o irritazioni chiedete immediatamente il parere di un medico.