Tatuarsi significa introdurre pigmenti e sostanze chimiche nello strato profondo della pelle, il derma. Questa invasività può comportare un rischio di infezioni, allergie e complicazioni, ecco alcune regole da seguire per tatuarsi in sicurezza
I tatuaggi rappresentano oggi una scelta estetica diffusa tra milioni di persone in tutto il mondo. Più del 13% degli italiani tra i 12 e i 75 anni ha almeno un tatuaggio, con una prevalenza maggiore tra le donne. Ma dietro questa pratica, apparentemente semplice e ormai di tendenza, si celano rischi potenziali che richiedono attenzione e consapevolezza. Quali precauzioni adottare per garantirsi un tatuaggio sicuro e senza rimpianti?
Alcune regole fondamentali da seguire
Tatuarsi significa introdurre pigmenti e sostanze chimiche nello strato profondo della pelle, il derma. Questa invasività comporta un rischio intrinseco di infezioni, allergie e complicazioni, che possono essere prevenute solo adottando rigorose misure igienico-sanitarie. Ecco alcune regole da seguire per tatuarsi in sicurezza.
- Scegli un professionista certificato: Assicurati che il tatuatore sia abilitato, operi in un locale autorizzato e rispetti le normative igieniche. Devono essere utilizzati strumenti monouso e sterilizzati, e l’ambiente deve essere impeccabile.
- Controlla i materiali utilizzati: Gli inchiostri devono essere atossici, sterili e conformi agli standard europei. Evita prodotti di provenienza dubbia, che potrebbero contenere sostanze tossiche come ammine aromatiche o metalli pesanti.
- Firma il consenso informato: Ogni tatuatore professionista ti fornirà informazioni sui rischi e richiederà la tua firma su un documento di consenso. Per i minori è obbligatorio il consenso scritto dei genitori.
Prima di decidere di tatuarti, è essenziale conoscere i possibili rischi e situazioni in cui è sconsigliato procedere. Condizioni come fotosensibilità, diabete, malattie della pelle, anomalie cardiache o trattamenti che indeboliscono il sistema immunitario rappresentano controindicazioni importanti. Inoltre, il tatuaggio va evitato durante la gravidanza, l’allattamento o in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti.
Un altro elemento da considerare riguarda i rischi dermatologici: le reazioni allergiche immediate o ritardate ai coloranti possono causare pruriti, dermatiti croniche e, in alcuni casi, peggioramento di patologie cutanee preesistenti. Le infezioni batteriche o fungine possono svilupparsi anche in seguito all’utilizzo di strumenti non adeguatamente sterilizzati.
Le zone da evitare
La scelta dell’area da tatuare è cruciale. Gli esperti consigliano di evitare:
- zone con nei o lesioni pigmentate che potrebbero mascherare problemi dermatologici.
- parti del corpo difficili da cicatrizzare, come mani, dita o piedi.
- aree recentemente sottoposte a interventi chirurgici o trattamenti laser.
Per i giovani è fondamentale considerare anche le implicazioni future. Ad esempio, chi aspira a una carriera nelle forze armate o nei corpi di polizia deve sapere che i tatuaggi visibili possono costituire un impedimento.
Cura post-tatuaggio
Una corretta cura post-tatuaggio è essenziale per favorire la cicatrizzazione e prevenire complicazioni:
- lavare delicatamente la zona con sapone neutro e applicare una crema lenitiva al pantenolo.
- evitare esposizioni al sole e sudorazioni eccessive per i primi giorni.
- seguire scrupolosamente le indicazioni del tatuatore, che dovrà fornirti un promemoria scritto.
- nelle prime settimane è consigliabile mantenere il tatuaggio coperto con una pellicola protettiva per le prime ore e successivamente idratare regolarmente la zona per facilitare la rigenerazione della pelle. Non grattare la crosticina che potrebbe formarsi: rimuoverla potrebbe compromettere il risultato finale.
In Italia, la regolamentazione sui tatuaggi è precisa. È vietato tatuare minori di 14 anni, mentre tra i 14 e i 18 anni è obbligatorio il consenso scritto di entrambi i genitori o del tutore legale. Le normative regionali possono prevedere ulteriori restrizioni, come in Campania e Lombardia, dove il limite minimo è di 16 anni.
Per tutti, il tatuaggio deve essere realizzato in conformità con l’Accordo Stato-Regioni del 1998, che stabilisce standard igienici e di sicurezza per gli operatori. Anche i materiali utilizzati devono rispettare il Decreto Legislativo 206/2005, che regola gli standard di sicurezza europei per i pigmenti e le attrezzature.