Stressato a lavoro? Ti basterà ridere con i colleghi

Che ridere facesse bene alla salute è noto, e lo sappiamo già da numerose ricerche ed articoli scientifici. Ridere, tuttavia, potrebbe essere anche il segreto per lavorare meglio: ad affermarlo sono degli studi realizzati dal dipartimento di linguistica applicata dell’Università di Warwick, dove i ricercatori hanno dimostrato come l’umorismo, e il ridere in generale, possano aiutarci non solo ad affrontare le sfide lavorative, i colloqui di lavoro, e le differenze di genere, ma anche a trovare soluzioni nelle riunioni più importanti, e a risolvere problemi. Insomma, ridere non fa solo bene alla salute, ma aiuta anche le aziende.

Secondo gli studi realizzati dal team, infatti, la risata sarebbe meglio di un ansiolitico: questa, infatti, non solo allevia le preoccupazioni, ma infonde un senso di controllo sul proprio stato mentale ed emotivo, diminuendo inoltre i sentimenti di isolamento. Ridere, quindi, aiuta sia nei posti di lavoro, che nelle situazioni in cui ansia e tensione possono presentarsi. “Riderci su sgombra la mente e fa ripartire con più energie. La risata è un canale importante per esprimere sentimenti, mostrare apprezzamento e creare un’atmosfera positiva. Allo stesso modo, abbracciando l’umorismo, le persone possono trovare conforto e resilienza di fronte alle avversità”, ha spiegato la linguista Stephanie Schnurr, tra gli autori dell’indagine.

Ridere fa bene al lavoro, i cinque benefici

Secondo quanto analizzato dai ricercatori, sarebbero cinque le situazioni nell’ambiente lavorativo in cui la risata apporta dei benefici. Come già suggerito da Schnurr, ridere aiuta a stemperare le situazioni difficili, consentendo alle persone di guardare il lato positivo e attenuare le tensioni. Al lavoro, ridere dei problemi e dei disaccordi tra i colleghi aiuta a superarli, e aiuta anche a porre le basi per collaborazioni più produttive e collaborative.

Una donna che ride al sole
Immagine | Pixabay @palmera – Saluteweb.it

Inoltre, ridere ci aiuta a riprendere il controllo delle situazioni, rendendoci più responsabili. “Ridere e prendere in giro il proprio status di outsider in un gruppo di lavoro, ad esempio, è un altro esempio di questa potente funzione dell’umorismo. Abbracciando il potere dell’umorismo e delle risate, siamo in grado di affrontare le sfide con maggiore sicurezza. Inoltre, la risata funge da prezioso sbocco per l’espressione emotiva, promuovendo il benessere mentale ed emotivo generale”, hanno spiegato gli autori. Il terzo beneficio è forse un po’ più noto: ridere aiuta a decomprimere lo stress, agendo da ‘problem solving’: ridere non solo ci aiuta a ritrovare una nuova visione delle cose, ma anche ad alleggerire il peso delle sfide quotidiane. Per questo si dice che ridere cambi la prospettiva: non solo modifica il modo in cui vediamo le cose, ma ci offre nuove idee.

I medici, ad esempio, usano l’umorismo per mettere a proprio agio i pazienti per affrontare conversazioni difficili o delicate, ad esempio sul loro stile di vita malsano e sulla loro mancanza di coinvolgimento nel piano di prevenzione e trattamento. questo atteggiamento facilita l’ascolto”, hanno sottolineato i linguisti. Infine, ridere aiuta anche nei colloqui di lavoro: infatti, creare un buon rapporto con la persona che abbiamo davanti – il nostro probabile futuro responsabile, ad esempio – evidenziando una vicinanza, è importante per arrivare al successo. Ridere insieme sottolinea non solo apertura mentale, ma anche un atteggiamento positivo: qualità generalmente molto apprezzate.

Le dichiarazioni

Utilizzato ad esempio dalle donne nelle professioni dominate dagli uomini per prendere in giro il loro status di outsider, l’umorismo consente loro di criticare e sfidare lo status quo senza scoraggiare gli altri o offenderli. L’umorismo può anche aiutare le persone a criticare il proprio capo e comunicare punti di vista alternativi senza correre il rischio di essere abbattuti per non essere d’accordo con lui”, ha precisato Schnurr. Tuttavia, ridere è un arte, in quanto è molto sottile la linea che separa l’ironia dal sarcasmo: non bisogna ridere di qualcuno, ma con qualcuno. “Condividere una risata è un modo eccellente per mostrare affiliazione e solidarietà. Soprattutto in un contesto lavorativo in cui spesso le aspettative e le pressioni sono elevate, l’umorismo e le risate sono strumenti utili per migliorare il benessere e rendere la nostra vita e quella dei nostri colleghi un po’ più piacevole”, hanno sottolineato gli autori.

Ma il sorriso si può allenare! “Allenare il sorriso è semplice, bastano alcuni esercizi quotidiani, anche davanti allo specchio, che miglioreranno da subito il nostro benessere e le relazioni con gli altri, attivando un vero circolo virtuoso intorno a noi”, ha precisato Laura Toffolo, prima Master Trainer della Laughter Yoga International©. Questa è una tecnica che insegna a ridere, anche senza motivo.

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