All’interno del nostro corpo deve sempre esserci un corretto equilibrio, soprattutto a livello chimico e metabolico. Se questo equilibrio viene alterato, cominciamo a subire conseguenze che, a lungo andare, possono andare a compromettere il nostro benessere e il nostro stato di salute.
In questo articolo, scopriremo in cosa consiste lo stress ossidativo, come si può contrastare e in che modo può andare a influenzare le nostre performance sportive.
Per stress ossidativo si intende l’insieme di alterazioni che possono subire le cellule e le macromolecole biologiche all’interno dei nostri tessuti.
Le alterazioni avvengono principalmente a causa di una eccessiva esposizione ad agenti ossidanti che possono provocare la morte cellulare e inficiare negativamente sui tessuti.
A minacciare le cellulare e le macromolecole biologiche dei tessuti, sono i radicali liberi dell’ossigeno (ROS) e dell’azoto (RNS). Se le difese antiossidanti della cellula non sono sufficienti a contrastare la loro azione, cioè in grado di mantenere lo stato REDOX in equilibrio, le conseguenze saranno delle alterazioni irreversibili.
ROS e RNS sono specie chimiche reattive, questo vuol dire che hanno uno o più elettroni spaiti negli orbitali esterni e tendono a voler tornare in uno stato di equilibrio a discapito della salute delle nostre cellule
Per preservare l’equilibrio, che possiamo chiamare anche omeostasi REDOX, le nostre cellule ricorrono a sistemi antiossidanti come la catalasi.
Un attacco da parte di ROS e RNS, se non correttamente gestito, può portare all’apoptosi e alla necrosi della cellula e questo può essere un campanello d’allarme, infatti le RONS hanno un ruolo nella patogenesi di malattie come cancro, atrofia muscolare e malattie neurodegenerative, ma solo in casi estremi.
Il nostro organismo, inoltre, dispone di sistemi di difesa naturali che ci aiutano a tenere sotto controllo i radicali liberi, una sorta di rete antiossidante costituita da vitamine, polifenoli, selenio, albumina e alcuni enzimi. Se le sostanze ossidanti “battono” quelle antiossidanti e l’equilibrio biochimico dell’organismo si rompe, entriamo in uno stato di stress ossidativo.
La maggior parte delle volte, la rottura dell’omeostasi e quindi dell’equilibrio, è il risultato di un adattamento fisiologico allo stress ossidativo che non deve preoccupare e che si può contrastare con una corretta attività fisica.
Ecco quindi che fare movimento e tenersi allenati può aiutarci a difenderci contro l’azione delle RONS, e a sua volta questo processo può essere una reazione adattiva alla fatica, in grado di farci performare meglio durante l’attività fisica.
ROS e RNS garantiscono una maggiore vasodilatazione e una regolazione insulinica ottimizzata. Quindi, in qualche modo ci aiutano ad allenarci meglio e questa reazione fisiologica può risultare utile in condizioni particolari per gestire in modo più compensato la fatica e lo stress fisico.
La cosa importante è che venga sempre preservato l’equilibrio e che l’azione antiossidante del nostro corpo riesca sempre a vincere quella ossidativa delle RONS, altrimenti si va in contro ad uno scompenso che può risultare deleterio.
Per misurare lo stress ossidativo basta prelevare una goccia di sangue dal polpastrello con un ago e separare il plasma dal resto del sangue con un apposito macchinario. Il colore del plasma sarà informativo della quantità di radicali liberi presenti nel nostro organismo.
Dopo un controllo fotometrico, il macchinario permette di rilevare la soglia di radicali liberi, misurata secondo le unità Carr, dal nome di Carratelli, l’inventore di questa tecnica di misurazione.
Per aiutare il nostro organismo a ripristinare l’equilibrio REDOX, possiamo integrare nella nostra dieta degli alimenti ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, e cercare di ridurre od eliminare fattori esterni che possono andare ad amplificare l’azione ossidante come ad esempio: smettere di fumare, ridurre il consumo di alcol e tenere sotto controllo il peso.
Esistono anche alcuni integratori alimentari molto validi, che possono avere un’azione antiossidante efficace, come il Beta Carotene, il Licopene, gli integratori di Vitamina E, A, e C o di Polifenoli, in sostanza tutto ciò che va ad integrare i tessuti della rete antiossidante del nostro organismo.
In conclusione, possiamo dire che lo stress ossidativo, entro una certa soglia, è fisiologico e può portare un beneficio a livello di performance durante l’attività fisica, ma va sempre tenuto sotto controllo.
L’importante è essere certi che il nostro corpo riesca sempre a ristabilire uno stato di equilibrio, ovvero l’omeostasi REDOX. Se questo non avviene, occorre fare degli accertamenti o arricchire la nostra dieta con alimenti in grado di aiutare il nostro organismo nella difesa contro gli agenti ossidanti.
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