Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha approvato Veozah, o fezolinetant, un nuovo tipo di farmaco da usare durante la menopausa per trattare le vampate di calore e i sudori notturni. Il farmaco, prodotto da Astellas Pharma, è il primo a base di neurochinina 3 (NK3) approvato. Questo è in grado di bloccare, nel cervello, i recettori che hanno un ruolo nel regolare la temperatura corporea. Veozah può rappresentare un’alternativa alle terapie ormonali già in uso per gestire le vampate di calore tipiche della menopausa, sconsigliate alle donne che presentano un rischio elevato di ictus, attacchi di cuore o alcuni tipi di cancro, in quanto aumentano il pericolo di coaguli di sangue e cancri.
“Le vampate di calore a causa della menopausa possono essere un grave disagio fisico per le donne e influire sulla loro qualità di vita. L’introduzione di una nuova molecola per trattare le vampate di calore moderate o gravi della menopausa fornirà un’opzione di trattamento aggiuntiva sicura ed efficace per le donne”, ha dichiarato la dottoressa Janet Maynard, direttrice dell’Ufficio delle Malattie Rare, Pediatria, Urologia e Medicina Riproduttiva della FDA, in un comunicato stampa.
Per comprovare l’efficacia del farmaco, sono stati effettuati studi clinici che hanno coinvolto più di 3mila donne tra Stati Uniti e Canada. Da questi è emerso che Veozah ha ridotto, in modo significativo, il numero di vampate di calore che le donne manifestavano rispetto ad un semplice placebo. La menopausa è un periodo che tutte le donne attraversano, e si verifica tra la metà e la fine dei 40 anni. Durante questa fase, il corpo tende a produrre meno progesterone ed estrogeni: ciò può comportare, oltre le vampate di calore, brividi, sbalzi d’umore e periodi di sudorazione, e interruzioni del sonno. Gli studi hanno seguito le donne che si sono sottoposte al trattamento per un anno.
Il nuovo farmaco viene, tuttavia, distribuito con un’avvertimento sul rischio di lesioni al fegato. La stessa Fda ha sottolineato l’importanza di effettuare esami del sangue per assicurarsi di non avere danni, o infezioni, al fegato prima di iniziare il trattamento. Ma non solo: è consigliato, inoltre, di monitorarsi con delle apposite analisi del sangue ogni tre mesi, al fine di verificare che durante l’assunzione del farmaco non emergano segni di danno epatico. Un avvertimento rivolto a tutte le donne che hanno intenzione di assumere Veozah. Negli studi, tra gli effetti indesiderati più comuni sono stati riportati: diarrea, insonnia, mal di schiena, vampate di calore, dolore addominale ed enzimi epatici elevati. L’azienda farmaceutica produttrice, l’Astellas Pharma, ha dichiarato che il farmaco costerà 550 dollari al mese. Tuttavia, la stessa spera che le compagnie assicurative riescano a coprire gran parte di queste.
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