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Alimentazione

Stai consumando troppo sale? I segnali da non sottovalutare

Il sale è un minerale composto da cloruro di sodio, essenziale per il funzionamento dell’organismo. Le sue funzioni principali includono bilanciare i liquidi, condurre gli impulsi nervosi, supportare il movimento dei muscoli e facilitare l’assorbimento dei nutrienti.

Tuttavia, un consumo eccessivo di sale e di alimenti che ne contengono elevate quantità può comportare rischi per la salute.

Stai consumando troppo sale? Ecco come capirlo

Ecco qui di seguito i segnali di quando si sta mangiando troppo sale:

  • ritenzione idrica
  • gonfiore
  • aumento della pressione sanguigna
  • arsura
  • calcoli renali
Quali sono i rischi se si mangia troppo sale? | Pixabay @EmmySmith

Seguire una dieta ricca di sale e alimenti trasformati può rivelarsi dannoso per la salute. La dieta si considera equilibrata quando è composta da cibi integrali, carne magra, frutta e verdura, e povera di insaccati, salse, snack industriali.

Un processo causa-effetto si innesca nel corpo quando si consuma un pasto ricco di sale: il corpo trattiene il sodio extra e tenta di diluirlo con acqua, trattenendola.

L’eccesso di acqua e sodio può causare gonfiore allo stomaco, innocuo ma spiacevole, e portare all’insorgenza di edema, spesso presente alle caviglie e alle mani, ma possibile in qualsiasi parte del corpo.

Va sottolineato che l’edema potrebbe essere un segno di qualcosa di più serio, quindi è consigliabile rivolgersi al proprio medico.

Poiché mangiare molto sale può aumentare la quantità di acqua trattenuta dal corpo, questo aumento idrico si traduce in un volume sanguigno più elevato, causando l’innalzamento della pressione arteriosa.

Alcune persone tendono ad assimilare il sale più facilmente, mentre altre possono mangiarne quantità modeste senza notare effetti sulla pressione sanguigna, anche se non è mai consigliabile.

Per i soggetti ipertesi, il consumo di sale va limitato con decisione: l’aumento del volume del sangue nelle vene esercita forti pressioni contro le pareti delle arterie, costringendo il cuore a lavorare di più per mantenere il flusso sanguigno.

Questo eccesso di sale può portare a gravi problemi di salute come insufficienza cardiaca, ictus o malattie renali se non trattato.

La scienza non è chiara sulla correlazione tra il consumo eccessivo di sale e l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Alcuni studi mostrano un aumento del rischio di malattie cardiovascolari sia con piccole che con modeste quantità di sale.

Mangiare cibi ricchi di sale, come patatine, insaccati o cibi processati, spesso provoca sete. La sete aumenta perché il corpo segnala uno squilibrio tra acqua e sodio. Si beve più acqua per bilanciare, ma in caso di pressione alta o edema, questo potrebbe peggiorare entrambi i problemi.

Inoltre, bere grandi quantità di acqua o liquidi per contrastare l’arsura causata dall’elevato consumo di sale può portare a una significativa perdita di calcio attraverso l’urina, poiché il bisogno di urinare aumenta. Il calcio è un minerale ed elettrolita importante per la coagulazione del sangue e la regolazione del battito cardiaco.

Infine, se non si beve abbastanza acqua e la dieta è ricca di sale, aumenta il rischio di calcoli renali, costituiti da calcio e ossalato o acido urico e, se diventano di grande volume, possono causare dolore.

Poiché mangiare troppo sale può aumentare la quantità di calcio che arriva, attraverso i reni, nelle urine, di conseguenza aumenta il rischio di sviluppare calcoli renali. Rimanere idratato può ridurre il rischio.
Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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