Perdere il sonno all’improvviso subito dopo essersi sdraiati a letto ed essersi infilati sotto le coperte.
È un’esperienza che almeno una volta nella vita sarà capitata più o meno a chiunque.
A volte succede di sentirsi molto stanchi, di iniziare a sbadigliare in continuazione, di addormentarsi magari addirittura in poltrona o sul divano, salvo poi perdere completamente il sonno non appena ci si dirige a letto per trascorrere la notte.
Com’è possibile? Cosa accade in questi casi? Vediamolo insieme.
È davvero frustrante per una persona stanca e assonnata perdere completamente il sonno proprio nel momento in cui si dovrebbe iniziare a dormire.
A volte capita di aspettare con ansia per tutta la giornata l’ora in cui sdraiarsi finalmente a letto e abbandonarsi a una dormita rigenerante, salvo poi ritrovarsi svegli e pieni di energia non appena ci si infila sotto le coperte.
Ciò finisce con l’avere un effetto decisamente negativo sulla qualità del sonno e con l’accrescere il senso di stanchezza che si proverà il giorno successivo.
Dormire le giuste ore ogni notte è indispensabile per permettere al nostro organismo di ricaricare le proprie batterie e poter così affrontare una nuova giornata con la carica necessaria.
Per questo, perdere il sonno proprio nel momento in cui ci si dovrebbe abbandonare nelle braccia di Morfeo può risultare parecchio spiacevole e irritante.
Eppure, questo scenario accade più spesso di quello che si potrebbe pensare.
Perché? Le cause possono essere molteplici e di vario genere.
Imparare a conoscerle può allora aiutarci a capire quali accorgimenti adottare, così da facilitare il sonno nelle ore più opportune.
Una delle cause più diffuse è il forte legame che esiste tra la salute mentale e i disturbi del sonno.
Uno stato di ansia o di depressione, infatti, può portare spesso a sentirsi parecchio affaticati durante la giornata, ritrovandosi invece con più energia di sera e di notte.
Ansia e depressione finiscono con l’ostacolare la fase di addormentamento, condizionando così il naturale processo del sonno.
Per questo, curare tali disturbi con l’aiuto di un medico specialista in materia potrebbe aiutare a tornare a dormire con maggiore agio e facilità.
Altro fattore che influisce spesso sul sonno è l’utilizzo dei dispositivi elettronici.
È, infatti, un’abitudine malsana che accomuna parecchie persone quella di sdraiarsi a letto con un cellulare, un tablet o un pc tra le mani e passare qualche minuto davanti allo schermo proprio prima di dormire.
Purtroppo, questa azione è parecchio dannosa per il sonno.
A confermarlo sono diversi studi, i quali riportano come l’utilizzo di dispositivi elettroni nei 30 minuti prima di sdraiarsi a letto provochi un peggioramento significativo nella qualità del sonno.
Nello specifico, a essere dannosa è la luce blu degli schermi, la quale può ritardare il rilascio dell’ormone che favorisce proprio il sonno, ovvero la melatonina.
La conseguenza è un’alterazione del ciclo circadiano, la quale rende ancora più difficoltoso il prendere sonno.
Per tanto, è un valido consiglio quello di non portarsi mai alcun dispositivo elettronico a letto e di smettere di utilizzarli almeno una mezz’ora prima di addormentarsi.
Altro nemico del sonno è la caffeina. Uno studio ha, addirittura, dimostrato che consumare 400 milligrammi di caffeina circa sei ore prima di andare a letto può anche ridurre di un’ora il tempo del sonno.
Ovviamente, ogni persona è un caso a sé. C’è chi riesce ad assimilare meglio la caffeina e a non danneggiare il proprio riposo e chi invece dopo aver bevuto un caffè non riesce proprio a prendere sonno in nessun modo.
Per questo, il consiglio è sempre quello di non abusare di bevande che contengono caffeina o di energy drink durante le ore giornaliere, nemmeno quando ci si sente parecchio stanchi.
Ciò potrebbe finire, infatti, col garantire un rinvigorimento immediato, ma anche col danneggiare il sonno a distanza di qualche ora, ovvero quando si dovrebbe davvero dormire.
A provocare la scomparsa improvvisa del sonno una volta a letto può essere anche una specifica risposta prodotta dal nostro cervello.
Capita, infatti, a volte che esso non riconosca il letto come il luogo del riposo.
Riallacciandoci a quanto detto in precedenza, quando si utilizzano dei dispositivi elettronici a letto oppure di guarda la tv direttamente dal proprio materasso o si lavora da sotto le lenzuola, il cervello finisce con l’attivare in automatico lo stimolo della veglia e della produttività, anziché quello del riposo.
Per evitare che ciò accada, bisognerebbe quindi rendere il letto esclusivamente il luogo del riposo.
Solo così il cervello sarà facilitato nel riconoscere questo luogo come quello deputato al sonno.
A condizionare il riposo, infine, possono essere anche i diversi disturbi del sonno.
L’insonnia è sicuramente il più conosciuto e diffuso, ma anche la sindrome delle gambe senza riposo e l’apnea notturna possono avere effetti negativi e interferire con la capacità di dormire al momento giusto.
In questo caso, la soluzione potrebbe essere quella di consultare un medico, così da capire da quale disturbo del sonno si è affetti e adottare le terapie più indicate.
Visti i disturbi che possono influenzare la qualità del sonno, proviamo ora a capire quali sono alcuni trucchi che possono tornare utili per favorire la fase di addormentamento.
Il primo è quello di evitare di ingerire prodotti contenenti caffeina nelle ore serali, così come anche i cibi troppo pesanti e difficili da digerire.
Tenere bassi i livelli di eccitazione e favorire la digestione sono due azioni indispensabili per prendere sonno più facilmente.
Altro consiglio è quello di rendere la propria camera da letto un ambiente confortevole, nel quale sentirsi rilassati e maggiormente predisposti a prendere sonno.
Meglio optare, quindi, per delle luci soffuse, una temperatura adeguata (né troppo calda né troppo fredda, ndr) e per lenzuola e coperte avvolgenti, morbide e della giusta grammatura.
Da evitare, come già specificato approfonditamente in precedenza, deve poi essere l’utilizzo dei dispositivi elettronici una volta a letto.
Meglio sostituirli con un buon libro, la cui lettura non danneggia il ciclo del sonno.
D’aiuto può essere anche immergersi in un bagno distensivo poco prima di dormire oppure praticare dello yoga o delle tecniche di rilassamento e respirazione controllata.
A favorire il sonno può essere, infine, anche il bere una tisana rilassante alla sera.
Camomilla, biancospino o tiglio le più indicate, senza dimenticare l’effetto positivo che anche le bevande o le pastiglie a base di melatonina possono provocare.
Non vi resta che provare a seguire queste semplici regole e vedere se la vostra qualità del sonno ne risulterà favorita.
Grazie a qualche piccolo accorgimento, riuscire a prendere sonno all’orario più appropriato potrebbe risultare più semplice del previsto.
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