Smettere+di+russare+non+%C3%A8+impossibile%3A+ecco+cosa+bisogna+fare
salutewebit
/smettere-di-russare-non-e-impossibile-ecco-cosa-bisogna-fare/amp/
Approfondimenti

Smettere di russare non è impossibile: ecco cosa bisogna fare

La roncopatia, conosciuta anche come russamento, è una condizione in cui si verificano suoni respiratori anomali durante il sonno. Questo avviene a causa delle vibrazioni delle vie aeree superiori, tra cui i tessuti molli del palato, della lingua e delle tonsille, che si rilassano durante il sonno notturno. Il russare può variare da una notte all’altra e può essere leggero e occasionale o indicativo di un grave problema respiratorio durante il sonno. È abbastanza comune, con il 57% degli uomini e il 40% delle donne che ne sono affetti, e diventa più frequente con l’avanzare dell’età. Tuttavia, poiché la percezione del russare è soggettiva, le stime sulla sua prevalenza possono variare. Molti russatori non sono consapevoli del loro problema a meno che non venga segnalato da qualcun altro, il che può contribuire alla sottodiagnosi dell’apnea del sonno. Inoltre, il forte e costante russare può causare problemi sociali, come conflitti tra partner o coinquilini, disturbando il sonno di chi è vicino. Ma esistono delle soluzioni a questo disturbo? Per fortuna sì! Ecco quali sono.

Soffri di roncopatia e non sai come risolvere il problema? Ecco le cause del russamento e alcune soluzioni

Prima di conoscere le soluzioni alla roncopatia, è necessario sapere tutto a proposito della stessa. Durante il sonno, i muscoli delle vie aeree si rilassano, causando un restringimento del flusso d’aria e un aumento della resistenza al passaggio dell’aria. Quando l’aria inalata ed esalata attraversa questi tessuti rilassati, si generano turbolenze e vibrazioni che producono il caratteristico rumore del russamento. Il russare è provocato dalle vibrazioni dei tessuti molli presenti nel rinofaringe, in particolare del palato molle, indotte dal flusso d’aria durante la respirazione notturna. Durante l’inspirazione e l’espirazione, l’aria in movimento fa vibrare i tessuti e genera rumore. Come avviene per ogni struttura sottoposta all’azione dell’aria, le vibrazioni delle strutture nel rinofaringe sono influenzate da diversi fattori, tra cui le dimensioni e la rigidità delle strutture anatomiche, la presenza di altre strutture nelle vie aeree, la velocità e la direzione del flusso d’aria.

Roncopatia | Pixabay @ilbusca – Saluteweb

Le cause

Se il fenomeno del russare è ben noto, meno chiare, però, sono le sue origini. Perché si russa durante il sonno? Quali problematiche può indicare il russare? Le cause possono essere molteplici e avere origine sia fisiologica che patologica.

Il russare è più frequente nei pazienti con compromissione delle vie aeree dovuta a fattori strutturali, come micrognazia o retrognazia (che riguardano la conformazione del mento), deviazione del setto nasale, rinite con gonfiore dei tessuti, obesità, macroglossia (ingrossamento della lingua), un palato molle allargato e ispessimento delle pareti faringee laterali.

Alcune persone sono più inclini al russamento a causa delle dimensioni e della conformazione dei muscoli e dei tessuti nel collo. In altri casi, un eccessivo rilassamento dei tessuti o un restringimento delle vie aeree possono essere responsabili del russamento.

Ecco una lista di altre possibili cause:

– Sovrappeso e adiposità

– Avanzare dell’età

– Eccessivo consumo di bevande alcoliche

– Abitudine al fumo di tabacco

– Deviazioni del setto nasale

– Anomalie anatomiche nella cavità orale

– Polipi nasali

– Congestione nasale dovuta ad allergie o infezioni

– Assunzione di farmaci sedativi e rilassanti muscolari

Roncopatia | Pixabay @Diy13 – Saluteweb

Rimedi per smettere di russare

Smettere di russare, per la fortuna di chi soffre di roncopatia e di chi ne divide la stanza, è un obiettivo realizzabile anche con una condizione di roncopatia cronica. Naturalmente, le soluzioni variano in base alla causa del disturbo e la chiave per trovare la risposta giusta è ottenere una diagnosi precisa da parte di uno specialista otorino. Ci sono diverse pratiche che possono essere facilmente incorporate nella routine quotidiana per ridurre i fattori di rischio del russamento, come, ad esempio:

– evitare pasti pesanti prima di dormire

– ⁠limitare il consumo di alcol

– ⁠smettere di fumare

– ⁠evitare di dormire sulla schiena

– controllare il peso corporeo

– ⁠mantenere uno stile di vita attivo.

Nei casi di russamento lieve o occasionale, i cerotti nasali possono essere utili per migliorare il passaggio dell’aria attraverso le vie respiratorie. Inoltre, rimedi naturali come gli oli essenziali possono aiutare a ridurre l’infiammazione delle mucose.

Se necessario, il medico può prescrivere farmaci specifici per favorire il sonno notturno e ridurre la sonnolenza diurna.

Tuttavia, queste opzioni risultano inefficaci per i casi di russamento cronico causato da gravi ostruzioni delle vie respiratorie. In situazioni del genere, è indispensabile ricorrere a trattamenti più invasivi o anche a interventi chirurgici, che rientrano nell’ambito di competenza del chirurgo otorinolaringoiatrico e del maxillofacciale.

Un’alternativa possibile per il trattamento del russamento notturno grave sono le macchine CPAP (continuous positive airway pressure), che utilizzano una mascherina facciale durante il sonno per insufflare aria compressa nelle vie aeree.

Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, le opzioni dipendono dalla natura del problema e possono includere la riduzione dell’ipertrofia dei turbinati, la correzione del setto nasale (settoplastica), l’asportazione delle tonsille e delle adenoidi.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica

Recent Posts

Cachi, le proprietà e i benefici per l’organismo

In questo articolo andiamo a scoprire tutte le proprietà del cachi, un frutto che ha…

9 ore ago

Bronchite, come si può distinguere da altre condizioni simili?

Tra le infiammazioni più dure che colpiscono l’area dei polmoni troviamo, senza dubbio, la bronchite.…

10 ore ago

Disturbi mentali, in Italia ne soffre un minore su cinque. Ecco a cosa fare attenzione

La salute mentale è un tema sempre più affrontato, anche e soprattutto tra i giovani.…

1 giorno ago

Infertilità maschile, quali sono i fattori di rischio?

Il problema dell’infertilità negli uomini è in continuo aumento e sempre più preoccupante: ecco cosa…

1 giorno ago

Vitamina D, quali sono i valori normali e perché è importante conoscerli

La vitamina D è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma quali dovrebbero…

1 giorno ago

Latte vegetale, qual è l’alternativa migliore?

Scopri le differenze tra latte vaccino e bevande vegetali, i benefici, i rischi di carenze…

2 giorni ago