La sindrome di Asperger è considerata, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), parte dello spettro autistico. Questo disturbo influisce sul modo in cui una persona percepisce e interagisce con il mondo e influenza le capacità comunicative e di socializzazione dell’individuo che può apparire come disinteressato a ciò che succede attorno a lui e agli altri. Chi soffre della sindrome di Asperger può sviluppare interessi quasi maniacali accompagnati da una gestualità e da comportamenti ripetitivi che non riesce a evitare, come ad esempio sbattere o torcere le mani e un attaccamento particolare per alcuni oggetti che cercherà spesso di controllare e gestire.
Secondo alcune studi statistici, nel mondo ci sarebbero circa 37 milioni di individui con sintomi riconducibili alla sindrome di Asperger.
La sindrome di Asperger deve il proprio nome al pediatra austriaco Hans Asperger, che per primo, nel Novecento, ne descrisse i sintomi e le caratteristiche principali.
Quando si manifestano i primi sintomi? Le prime manifestazioni compaiono a circa 2-3 anni, ma solitamente ci si accorge di queste solo quando il bambino comincia a rapportarsi con i coetanei e gli insegnanti e quindi quando comincia a frequentare la scuola. Le cause della sindrome di Asperger sono poco chiare, secondo alcune ipotesi, questo disturbo avrebbe una base genetica-familiare. Sono state definitivamente scartate, invece, vecchie ipotesi secondo cui ci sarebbero relazioni tra l’insorgenza della sindrome e le vaccinazioni dell’età infantile.
La diagnosi non è affatto semplice e immediata e nelle femmine è ancora più complessa. Il segnale più emblematico della sindrome di Asperger è l’incapacità di stabilire un’interazione sociale con i coetanei. Spesso un bambino di 5 o 6 anni che soffre di sindrome di Asperger inizia ad avere difficoltà a stabilire rapporti con i compagni di scuola. Il primo passo è una consultazione con un medico che raccoglie informazioni grazie a un controllo di tipo specialistico. Questo osserva come il bambino si relaziona con gli altri e prosegue con un’analisi approfondita delle abilità cognitive, del linguaggio e del comportamento (di solito uno psicologo o un neuropsicologo). Infine, poiché i sintomi della sindrome di Asperger possono somigliare a quelli di altre condizioni, come il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) o disturbi dell’umore, si escludono altre possibilità grazie un’attenta valutazione differenziale e utilizzando i criteri diagnostici stabiliti dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), pubblicato dall’Associazione Psichiatrica Americana.
Ecco alcune caratteristiche tipiche della sindrome di Asperger:
In questo articolo andiamo a scoprire tutte le proprietà del cachi, un frutto che ha…
Tra le infiammazioni più dure che colpiscono l’area dei polmoni troviamo, senza dubbio, la bronchite.…
La salute mentale è un tema sempre più affrontato, anche e soprattutto tra i giovani.…
Il problema dell’infertilità negli uomini è in continuo aumento e sempre più preoccupante: ecco cosa…
La vitamina D è fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma quali dovrebbero…
Scopri le differenze tra latte vaccino e bevande vegetali, i benefici, i rischi di carenze…