È una sindrome che può durare qualche giorno o protrarsi per settimane. Nella peggiore delle ipotesi, e può accadere, sfocia in una situazione più seria, come ansia e depressione
La sindrome da rientro colpisce tutti noi e non ci permette di sorridere al nostro ritorno alla normalità, appena sulle nostre vacanze estive – un momento nel quale si stacca la spina, si parte e si vive in pieno relax – cala il sipario. È una sindrome che può durare qualche giorno o protrarsi per settimane. Nella peggiore delle ipotesi, e può accadere, sfocia in una situazione più seria, come ansia e depressione. Ecco perché diventa fondamentale gestire la sindrome del rientro.
E ci sono dei consigli per gestirla e non lasciarsi sopraffare. In primis, bisogna stabilire una routine. È la base per un rientro soft. Come riporta La Gazzetta dello Sport, se il cervello sa cosa fare in ogni momento della giornata, avrà meno tempo per perdersi in procrastinazioni o mind wandering, ossia “mente errante”, il fenomeno per il quale la mente inizia a vagare fino a perdere il senso della realtà. Quindi, bisogna, organizzare e fare diverse attività.
Doug Neill, sketchnote educator e specialista in visual thinking, suggerisce di iniziare con decluttering della mente: “Prendi una penna e un quaderno e scrivi tutto ciò che ti viene in mente il più velocemente possibile. Non preoccuparti di modificarlo o di dargli un senso. Questo è un diario in flusso di coscienza, una tecnica che ho incontrato per la prima volta al liceo e in seguito nel libro di Julia Cameron, The Artist’s Way. Si tratta di scaricare tutti quei pensieri disordinati sulla carta per liberare la mente. Una volta fatto, chiudi il quaderno e vai avanti con la tua giornata”, ha detto alla Gazzetta dello Sport.
E ancora: “Svuotare la mente dai pensieri intrusivi aiuta a focalizzarsi meglio sul presente senza ansia. Per un approccio più organizzato, raccogli i tuoi pensieri in un elenco puntato. Annota ogni idea nel modo più conciso possibile, quindi ordinale e agisci solo in un secondo momento. Questo metodo ti aiuta a riconoscere l’importanza di ogni pensiero e ti consente di gestirli in modo sistematico”.
Quando si rientra dalle vacanze, un’altra cosa che si può fare è quella di cercare di tornare alla normalità in maniera graduale. Quindi, non c’è alcuna fretta di disfare la valigia. Ci si può prendere qualche giorno, magari dando priorità alle cose da fare. Anche solo una passeggiata all’aria aperta, un corso di yoga, la lettura di un libro, una serata con gli amici.
Quindi, una volta che le vacanze finiscono non si deve pensare velocemente al ritorno alla normalità. Non bisogna fare subito pensieri riguardo lo smaltire i chili di troppo, mantenere l’abbronzatura, iscriversi in palestra, ottenere una promozione al lavoro. Quando il nostro cervello avverte una montagna davanti a sé, troverà tutti i modi possibili per trovare ostacoli e far fallire i buoni propositi. In questo caso i buoni propositi rischiano di restare in stand by. Ma non bisogna auto-boicottarsi. Anche in questo caso è consigliabile stabilire le priorità rispetto agli obiettivi che ci imponiamo e abbassare il livello di performance.
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