Se vi è mai capitato di svenire improvvisamente avete sperimentato una sincope. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
“Sincope” è il termine medico utilizzato per indicare una perdita di coscienza improvvisa. È un fenomeno più diffuso di quanto si creda, interessando circa 2 milioni di persone in Italia ogni anno. Si manifesta con una perdita temporanea e improvvisa di coscienza, che dura poco e, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente. In assenza di patologie sottostanti, viene considerato un evento benigno. In alcuni casi, può essere anticipata da segnali come vertigini, sudorazione eccessiva, nausea o senso di debolezza. Si stima che il 3% degli accessi al pronto soccorso sia dovuto a episodi di sincope. Spesso le cause sono lievi e non preoccupanti, soprattutto se il soggetto non soffre di altre malattie. Per una corretta diagnosi, è fondamentale un esame approfondito, che comprenda la misurazione della pressione arteriosa, un elettrocardiogramma e un’attenta anamnesi per valutare le condizioni che hanno preceduto l’evento. Ma vediamo nel dettaglio tutte le sue caratteristiche.
La sincope, nota anche come svenimento, è una temporanea perdita di coscienza dovuta a una riduzione del flusso sanguigno al cervello (ipoperfusione cerebrale). Questo fenomeno, che si verifica in modo improvviso e dura pochi istanti, è solitamente seguito da un rapido recupero. Le cause possono essere molteplici, tra cui ipotensione, disturbi cardiaci, disidratazione o patologie neurologiche. Nella maggior parte dei casi, rappresenta un episodio innocuo, ma in alcune circostanze può essere il segnale di una problematica più seria, richiedendo quindi un intervento medico tempestivo.
La sincope può essere provocata da diversi fattori e, in alcuni casi, è legata a patologie cardiache, rappresentando un possibile campanello d’allarme per eventi cardiaci potenzialmente fatali. Questa tipologia, più comune negli anziani, richiede un intervento immediato e il trasporto in pronto soccorso.
Secondo le recenti Linee Guida della European Society of Cardiology, le cause della sincope si suddividono in tre categorie principali:
La sincope di origine cardiaca comprende sia le forme aritmiche (bradiaritmie e tachiaritmie) sia quelle legate a malattie strutturali del cuore, come infarto miocardico e valvulopatie, o a problematiche vascolari, tra cui embolia polmonare e dissecazione aortica.
La sincope neuromediata, nota anche come vasovagale, è invece causata da un’alterazione temporanea del sistema nervoso autonomo, che regola pressione arteriosa e frequenza cardiaca. È il tipo più diffuso nella popolazione generale, colpisce soprattutto i giovani ed è un fenomeno benigno e autolimitante. Tuttavia, il principale rischio associato è legato alle conseguenze della caduta, come traumi cranici o fratture del bacino e del femore, specialmente quando si verifica in posizione eretta.
Dopo aver ripreso conoscenza, è comune sperimentare un senso di confusione, disorientamento e stordimento per un breve periodo. Talvolta, possono persistere sensazioni di debolezza e vertigini, accompagnate da mal di testa e nausea. Inoltre, alcune persone possono provare ansia o timore a causa dell’episodio appena vissuto. È fondamentale concedersi del riposo e astenersi da sforzi fisici fino a quando non si è completamente ristabiliti.
Adottare alcune precauzioni può contribuire a ridurre il rischio di svenimenti. Ecco delle ottime strategie da mettere in pratica:
In caso di sincope, il primo passo diagnostico prevede un’anamnesi dettagliata e un esame obiettivo approfondito. Nello specifico, l’anamnesi deve valutare:
L’esame obiettivo, invece, si concentra sulla misurazione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Se condotti correttamente, questi accertamenti iniziali possono fornire indicazioni utili sulle cause dello svenimento.
Nel caso di sincopi ricorrenti, può essere necessario eseguire un Tilt test, utile per analizzare la risposta della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca in diverse posizioni. Se si sospetta un’origine cardiaca della sincope, la diagnosi va confermata tramite esami strumentali più specifici, tra cui:
In caso di svenimento, è consigliabile adagiare la persona a terra e, se possibile, sollevare le gambe sopra il livello del cuore per facilitare il ritorno del sangue al cervello.
Se si sospetta che la sincope abbia un’origine cardiaca, è fondamentale il ricovero immediato per ricevere le cure adeguate, che possono includere:
Per le forme di sincope di natura benigna, invece, il ricovero ospedaliero non è necessario.
La correlazione tra la poca esposizione alla luce solare e la sclerosi multipla è sempre…
Psicobiotici: cosa sono e come influenzano mente e intestino? Negli ultimi anni, il campo della…
In questo articolo andiamo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere a proposito di…
La pandemia ha rappresentato un’esperienza molto dura, ma ha lasciato importanti insegnamenti: l’impulso alla ricerca,…
Il nuovo Piano pandemico si ispira ai valori fondanti del Servizio sanitario nazionale, come la…
Per un riposo ottimale è fondamentale evitare alcuni cibi prima di dormire. Nutrienti leggeri come carni…