Se si ingrassa durante le feste non è solo per colpa del cibo

Scopri cause, strategie di prevenzione e impatti dell’aumento di peso durante le feste natalizie. Focus su obesità, sindrome metabolica e soluzioni per mantenere il peso ideale

Il fenomeno del coccodrillo che “piange” mentre ingoia grosse prede è ben noto. Questo accade poiché le ghiandole lacrimali, situate vicino alla gola, vengono stimolate durante la deglutizione, specialmente quando la preda è di consistenza maggiore.

L’espressione “piangere come un coccodrillo” è spesso usata per descrivere le persone che si lamentano dopo un periodo di eccessi, come accade spesso dopo le feste natalizie. In questo contesto, uno studio internazionale ha analizzato le ragioni psicologiche che portano all’aumento di peso durante le festività, concentrandosi su modelli comportamentali, strategie di prevenzione e sulla composizione nutrizionale dei cibi tipici consumati in questi periodi.

Ragioni psicologiche che portano ad ingrassare durante le feste

Dai risultati emerge che la maggior parte dei partecipanti ha registrato fluttuazioni di peso durante le festività, con un aumento significativo del peso mantenuto anche dopo la conclusione dello studio, in particolare tra i soggetti già in sovrappeso o obesi. Per evitare questi incrementi ponderali durante il periodo natalizio, è consigliabile pianificare attività fisica regolare, come esercizi quotidiani o brevi maratone, e seguire un programma alimentare bilanciato, alternando momenti di indulgenza a pasti più leggeri.

Se si ingrassa durante le feste non è solo per colpa del cibo
Se si ingrassa durante le feste non è solo per colpa del cibo | pixabay @Vika_Glitter

 

Queste strategie possono essere particolarmente utili per prevenire l’aumento di peso e i relativi effetti negativi, soprattutto nelle persone affette da sindrome metabolica. Oltre ai fattori legati al cibo, elementi psicosociali come la solitudine o l’isolamento, che tendono ad accentuarsi durante le festività, possono spingere a un consumo calorico eccessivo per compensare il disagio emotivo.

L’obesità rappresenta una delle principali sfide per la salute pubblica, con una prevalenza in continua crescita a livello globale. Attualmente, questa condizione è considerata la quinta causa di morte nel mondo. In Europa, circa il 34,8% degli adulti è in sovrappeso e il 12,8% è obeso. Negli Stati Uniti la situazione è ancora più preoccupante: oltre il 70% della popolazione adulta è in sovrappeso o obesa, e quasi il 50% presenta condizioni di prediabete o diabete, patologie strettamente collegate all’obesità.

Tra le fasce più colpite figurano i giovani adulti, che sembrano essere particolarmente vulnerabili agli effetti dell’aumento di peso durante le festività. I programmi di cambiamento dello stile di vita, considerati il gold standard per la perdita di peso, possono aiutare a ottenere una riduzione annua del peso corporeo pari all’8-10%. Tuttavia, sebbene tali programmi possano inizialmente dare buoni risultati, mantenere il peso raggiunto nel lungo termine resta una sfida complessa. Diversi fattori, tra cui predisposizione genetica, cambiamenti fisiologici e influenze ambientali, contribuiscono spesso al recupero del peso perso, rendendo difficile il ritorno ai parametri ideali.

Anche quando si rispettano le indicazioni di un regime alimentare equilibrato e di un’attività fisica costante, è comune che, con il passare del tempo, si abbandonino le buone abitudini. Il periodo festivo, associato al relax e al piacere di concedersi qualche strappo alla regola, porta spesso a giustificare gli eccessi alimentari. Purtroppo, le festività non si limitano ai soli giorni di Natale e Capodanno: il periodo di rischio inizia già con la fine di novembre e si prolunga fino alla seconda settimana di gennaio. Questa lunga durata, unita ai numerosi incontri conviviali e alle occasioni sociali, favorisce un eccessivo consumo di bevande e cibi calorici.

Durante questi eventi, il susseguirsi di pasti abbondanti e ricchi di calorie aumenta significativamente il rischio di sviluppare patologie come diabete e malattie cardiache, che possono avere ripercussioni sulla salute per tutto il resto dell’anno. Secondo una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine, un americano medio guadagna circa 2 chili durante le festività. Sebbene questo incremento possa sembrare modesto, lo studio evidenzia che questo peso aggiuntivo non viene generalmente perso nei mesi successivi, rappresentando oltre il 50% del totale del peso guadagnato in un anno.

Durante le festività, diversi fattori contribuiscono a un maggiore apporto calorico rispetto alla norma. Ad esempio, nei giorni di Natale, molte persone arrivano a consumare fino a 9.000 calorie in un solo giorno, una quantità pari a quattro volte il fabbisogno calorico giornaliero raccomandato. Questo eccesso calorico rappresenta un elemento cruciale nell’aumento di peso tipico di questo periodo e sottolinea l’importanza di strategie preventive efficaci.