La prima indagine diagnostica in caso di fenomeno di Raynaud è la videocapillaroscopia, un esame semplice e non invasivo che osserva i capillari del letto periungueale. In condizioni normali, questi capillari appaiono sottili e regolari, ma in presenza di sclerodermia si presentano alterati, difformi e dilatati (megacapillari = Scleroderma Pattern).
Il quadro capillaroscopico ottenuto indicherà se è necessario approfondire con ulteriori analisi cliniche per identificare una possibile patologia correlata o se il fenomeno di Raynaud è dovuto ad altre cause come fenomeni ormonali, compressione, malattie della coagulazione, o problemi neurovegetativi vascolari.
Oltre alla videocapillaroscopia, per arrivare a una diagnosi clinica di sclerosi sistemica sono necessari diversi esami. Lo specialista inizierà con un semplice esame del sangue per cercare autoanticorpi.
Nella sclerosi sistemica, gli ANA (anticorpi antinucleo) sono presenti nell’85-95% dei pazienti. Sono stati identificati diversi anti-ENA (anticorpi contro antigeni nucleari estraibili) specifici per la malattia, come gli anticorpi anti-centromero (ACA) e gli anticorpi anti-Scl 70 (o anti-topoisomerasi I).
Esiste poi la sclerosi sistemica anche infantile, che può essere a livello della cute con la sclerosi dell’epidermide, la sclerodattilia e il fenomeno di Raynaud.
Per quanto riguarda le manifestazioni vascolari ricordiamo le alterazioni dei vasi capillari e le ulcere digitali. Tra le manifestazioni gastrointestinali la disfagia gastro-esofagea e il reflusso.
Per quanto riguarda le complicazioni renali ci sono la crisi renale e le variazioni della pressione arteriosa. Tra le manifestazioni cardiache invece le aritmie, gli scompensi cardiaci.
Per quanto riguarda il coinvolgimento dell’apparato respiratori possono verificarsi fibrosi polmonare e ipertensione polmonare, tra le manifestazioni dell’apparato muscolo-scheletrico ricordiamo attrito e sfregamento del tendine, artriti, miositi ed infine per quando riguarda le complicazioni neurologiche la neuropatia e la sindrome del tunnel carpale.
Gli esami clinici consigliati per questa forma sono la ricerca di anticorpi Antinucleari e la ricerca di anticorpi specifici (Scl-70, Anticentromero, PM-Scl)
Recentemente, sono stati scoperti altri autoanticorpi meno frequenti ma specifici, come gli anti-RNA polimerasi III, gli anti-fibrillarina, gli anti Th/To, gli anti PM-Scl e gli anti-Ku.
Un altro esame utile è il test delle prove di funzionalità respiratoria e diffusione alveolo-capillare (DLCO) per verificare la corretta funzione polmonare, insieme a una TAC ad alta risoluzione del torace.
È inoltre fondamentale monitorare la funzionalità cardiaca tramite ecocolordopplergrafia cardiaca standard e con tissue Doppler imaging, nonché valutare la funzionalità dell’esofago con un’Rx esofago.