I casi di scarlattina, dopo il crollo dovuto alla pandemia di Covid-19, sembrano nuovamente aumentare. Succede in diverse scuole italiane, soprattutto materne. Ma non è necessario allarmarsi: il batterio, in assenza di restrizioni, ha ripreso a circolare proprio come per l’influenza. Però è opportuno prepararsi a dovere sul tema, capendo come agisce la scarlattina, quali sono i sintomi e che terapie sono efficaci per debellarla.
La scarlattina è una malattia esantematica contagiosa, causata dallo Streptococco Beta Emolitico di gruppo A. Si tratta di un batterio che produce la “tossina pirogenica”: se passa in circolo causa l’esantema e gli altri sintomi della malattia. La quale si trasmette per via aerea con le goccioline di saliva, in occasioni come tosse o starnuti, da parte di un portatore (anche senza sintomi) del germe che è di regola a carico della faringe e molto più raramente nella cute.
Generalmente l’incubazione della scarlattina va dai due ai cinque giorni. La comparsa è improvvisa: febbre alta, spesso accompagnata da brividi, nausea, vomito e mal di testa. Poche ore dopo spunta l’esantema, inizialmente nella zona dell’inguine e delle ascelle e poi si diffonde al tronco, alle braccia e alle gambe. Sul volto c’è in particolare un arrossamento delle guance, che contrasta con il pallore di naso e zone intorno alla bocche. Inoltre c’è un’infiammazione forte di faringe e tonsille.
Dopo 48 ore, la lingua è fortemente arrossata e le papille sono gonfie. L’esantema da scarlattina è caratterizzato dalla comparsa di minuscole macchioline lievemente rilevate di un colorito rosso acceso, che tendono a confluire tra loro conferendo alla pelle un colorito uniformemente arrossato. L’esantema dura fino a 4 giorni, poi impallidisce, la febbre scompare e subentra una desquamazione della pelle a lamelle, specie mani e piedi, che dura fino a 20 giorni.
Nonostante sia una malattia che tende a scemare dopo il suo sfogo, un trattamento è doveroso per poter debellare il batterio. La cura della scarlattina consiste perciò in una terapia di giorni variabili, a seconda del tipo di paziente e dell’intensità del malanno, che consiste nella somministrazione di amoxicillina per bocca. In alternativa, nel caso dei bambini è sufficiente una singola iniezione di benzatin-penicillina.
La cura è estremamente importante per evitare complicazioni. Nel caso non sia adeguatamente trattata, infatti, la scarlattina può causare precocemente un quadro tossico generalizzato per via della tossina pirogenica. Possono perciò essere coinvolti cuore, reni, fegato e articolazioni. Si possono manifestare complicanze immunologiche tardive come malattia reumatica o glomerulonefrite acuta post-infettiva. Lo streptococco può anche causare ascessi tonsillari, otiti e sinusiti.
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