Sarcopenia, cos’è e come contrastarla

Il passare degli anni, si sa, porta inevitabilmente con sé anche alcune conseguenze a livello fisico.

La massa muscolare in ogni persona inizia a calare e ciò porta spesso anche a una perdita di forza.

Fenomeni che si manifestano soprattutto al superamento dei 50 anni d’età e che contraddistinguono la sarcopenia.

Un avversario che qualunque adulto si ritrova a sfidare a un certo punto della propria vita, ma contro cui possono essere adottati dei comportamenti preventivi.

Sarcopenia, cos’è?

Con il termine sarcopenia si indica il processo che porta a una perdita di massa muscolare nell’uomo. A coniarlo fu nel 1988 il Dott. Irwin Rosemberg ed etimologicamente significa “povertà di muscolo”.

Rappresenta uno dei primi sintomi dell’età avanzata e comporta un indebolimento del fisico, con conseguente perdita di forza.

La sarcopenia può, infatti, portare a un indebolimento dell’intero organismo umano e, nei casi più gravi, può essere una delle concause del manifestarsi di alcune disabilità.

Con l’innalzamento del livello dell’età media, questo processo naturale si riscontra con sempre maggiore frequenza nella popolazione adulta mondiale, la quale può però confidare in una buona notizia.

La sarcopenia può essere, infatti, in parte prevenuta. Per farlo è necessario seguire qualche utile consiglio relativo all’alimentazione e all’esercizio fisico.

Donna che sistema un bilanciere con dei pesi in palestra
Foto | Pexels @VictorFreitas

Curare l’alimentazione

Nei soggetti più sedentari o colpiti da patologie che ne limitano i movimenti, la sarcopenia può iniziare a manifestarsi già a partire dai 50 anni.

I suoi sintomi possono, però, essere rallentati attraverso la messa in atto di alcune azioni preventive, molto utili a mantenere massa muscolare e forza più a lungo nel tempo.

Una di queste azioni è sicuramente la cura della propria dieta.

Un’alimentazione sbagliata può, infatti, produrre degli effetti negativi sui muscoli, facilitando il manifestarsi della sarcopenia.

Secondo alcuni studi medici, come quelli condotti all’interno del Progetto Sprint-t, per tutelare un adulto ultra cinquantenne dal rischio di sarcopenia sarebbe necessaria l’assunzione di almeno 1,2 grammi di proteine al giorno, per ogni chilo di peso corporeo.

Un quantitativo che, ad oggi, viene raramente rispettato dalla media della popolazione mondiale.

Assumere alimenti che contengono una buona dose di proteine potrebbe, quindi, essere un buon esempio da seguire per provare a ritardare o limitare la comparsa della sarcopenia.

Oltre alle proteine, sarebbe importante mantenere un giusto apporto quotidiano anche di fibre, oltre che di fitosteroli e polifenoli, omega-3, sali minerali e vitamine.

Donna che fa un esercizio con il suo allenatore durante un allenamento di boxe
Foto | Pexels @YanKrukau

Fare esercizio fisico

Nell’uomo, si calcola che il massimo livello di forma fisica si raggiunga solitamente tra i 25 e i 30 anni.

È in questa fascia d’età che gli atleti si dimostrano, infatti, più performanti. Al picco della propria condizione atletica e mentale.

Superati i trenta, la forma fisica inizia, invece, a seguire una curva calante, peggiorando sempre più rapidamente dai cinquant’anni in poi.

Le cellule iniziano a disidratarsi e a perdere la propria capacità di replicarsi, aumentando il rischio di danneggiarsi più facilmente. Il testosterone cala, poi, negli uomini e così gli estrogeni nelle donne.

Ciò accade a ogni individuo, dal più sedentario al più allenato, ma chi nella vita avrà sviluppato una maggiore propensione al moto fisico sarà sicuramente avvantaggiato.

Svolgere determinate attività fisiche quotidiane dopo i 50 anni può, infatti, essere molto utile nella battaglia alla sarcopenia.

Nello specifico, si consiglia la pratica di sport all’aria aperta come il golf, lo sci, il tennis o la camminata.

Anche il ballo e il gioco delle bocce (sport tipici negli anziani) possono aiutare a ritardare o limitare la comparsa della sarcopenia.

Tutte queste attività permettono, infatti, di mantenere svegli i muscoli, evitando che si atrofizzino.

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