Rimanere svegli nel cuore della notte o dormire più volte nell’arco della giornata potrebbero essere segnali di un disturbo del ritmo circadiano del sonno. Anche se esistono diversi tipi di disturbi del ritmo circadiano del sonno, alla base c’è una causa comune il “malfunzionamento” dell’orologio interno del corpo, che causa difficoltà ad addormentarsi o a svegliarsi quando è necessario.
Il tuo ritmo circadiano è il naturale insieme di cambiamenti fisici, mentali e comportamentali che si verificano in un ciclo di circa 24 ore che fanno sentire sveglio, assonnato e affamato. Se il ritmo circadiano è alterato potrebbe nascere un disturbo del sonno e i conseguenti sintomi di insonnia o eccessiva sonnolenza diurna e letargia. I vari tipi di disturbi del ritmo circadiano hanno sintomi comuni tra cui: Insonnia, eccessiva sonnolenza diurna o sonnolenza durante il lavoro a turni, letargia, difficoltà a svegliarsi la mattina, perdita di sonno, disturbi dell’umore, scarso rendimento a scuola, al lavoro o in altri contesti professionali, diminuzione della vigilanza e difficoltà di concentrazione.
Le persone con questo disturbo hanno difficoltà a rimanere sveglie la sera e, di conseguenza, finiscono per svegliarsi troppo presto la mattina. Questo programma di sonno anticipato può interferire con il lavoro, la scuola o altre responsabilità. In genere affligge le persone più avanti con l’età, a partire dai 50 anni in poi. I principali trattamenti utilizzati sono la terapia della luce e i farmaci che promuovono il risveglio.
Le persone con DSWPD sono nottambuli l’opposto di quelle con disturbo avanzato della fase sonno-veglia. Questo è uno dei disturbi del sonno del ritmo circadiano più comuni che le persone incontrano, in particolare adolescenti e giovani adulti che tendono a stare alzati più a lungo e dormire fino a tardi la mattina. Le principali cause sono le cattive abitudini nella gestione del sonno, la genetica e la mancanza di esposizione alla luce al mattino.
Caratteristiche comuni di DSWPD sono: essere più vigili e produttivi di notte, se ci si sveglia preso al mattino si resta assonnati per tutto il giorno. Per far fronte a questo disturbo si può: tenere una camera da letto buia e silenziosa, fare esercizio fisico durante il giorno e sviluppare una routine della buona notte.
Questo disturbo è tipico delle persone che dormono a intermittenza con una serie di sonnellini durante il giorno in un ciclo sonno-veglia indefinito. S econdo una ricerca pubblicata nel numero di dicembre 2020 di Alzheimer e demenza, L’ISWRD riguarda le persone con un disturbo neurologico, come la demenza o il morbo di Alzheimer, che inoltre non hanno una normale routine diurna. Questi gruppi possono essere più suscettibili al sonno frammentato poiché i percorsi neurali che avviano e mantengono il sonno si degradano.
Il jet lag è uno dei disturbi del sonno del ritmo circadiano più comuni, in particolare riguarda le persone che viaggiano spesso per lavoro, come gli assistenti di volo e i piloti. In genere si attiva se si vola per almeno due fusi orari di distanza, facendo perdere la sincronizzazione tra il ritmo sonno-veglia e l’ora locale nella nuova destinazione. I sintomi principali sono addormentarsi troppo presto o restare a letto completamente svegli nel cuore della notte. Alcune persone affrontano persino sintomi gastrointestinali. La maggior parte delle persone che soffrono di jet lag ha sintomi minori che di solito scompaiono da soli entro pochi giorni.
Il disturbo del lavoro a turni colpisce le persone che lavorano a tarda notte, hanno turni notturni o un programma di lavoro variabile che comprende le ore serali. Questo potrebbe causare l’assenza di un normale ciclo sonno-veglia. È possibile avere difficoltà di concentrazione, mal di testa e letargia generale.
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