La rosacea, o acne rosacea, è una malattia infiammatoria cronica della pelle, che colpisce soprattutto soggetti adulti, con carnagione e capelli chiari. Ed è infatti conosciuta, per questo motivo, la “Maledizione dei Celti”. L’esordio della patologia dermatologica è accompagnato da un arrossamento localizzato principalmente su guance, naso, mento e fronte. Inoltre, l’acne rosacea tende ad avere un decorso progressivo. Ecco spiegato il motivo per il quale i sintomi tendono a peggiorare nel corso del tempo: il rossore tende ad aumentare fino a diventare persistente. Se non trattata adeguatamente, l’acne rosacea può dare origine a lesioni cutanee, gonfiore del naso ed interessare anche la regione attorno agli occhi (rosacea oculare).
Per alcuni soggetti il decorso della rosacea è ciclico: i sintomi possono acuirsi per un periodo limitato ad alcune settimane o mesi, per poi diminuire prima di aggravarsi nuovamente. Non solo. L’acne rosacea può essere confusa con altri disturbi dermatologici, come un’allergia cutanea o un eczema. Il trattamento della patologia può controllare e ridurre i segni e i sintomi caratteristici della malattia.
Le cause
Le cause non sono ancora del tutto note. Però, nonostante tutto questo, si riconosce una tendenza familiare, oltre a una reazione immunitaria alterata a certi microrganismi. Fattori come lo stress, la prolungata esposizione solare e le variazioni termiche possono esacerbare la condizione. Altri possibili fattori scatenanti possono essere gli ormoni femminili (l’assunzione di contraccettivi o l’avvicinarsi del periodo che precede la menopausa spesso aggravano questo disturbo) l’assunzione di cortisonici, tabacco, alcol, alcuni farmaci, mangiare cibo piccante e un’intensa attività fisica. Alcuni fattori possono aggravare o peggiorare l’acne rosacea, contribuendo ad aumentare il flusso di sangue verso la superficie della pelle.
Le cause che possono contribuire all’arrossamento della pelle o a una progressione dell’acne rosacea includono: alimenti o bevande caldi, piccanti o speziati; assunzione di alcol; temperature estreme; esposizione alla luce del sole; stati emotivi (stress, rabbia o imbarazzo); esercizio fisico eccessivo; bagni caldi, sauna; menopausa; familiarità; disturbi della microcircolazione; infezioni da Helicobacter pylori; proliferazione dell’acaro Demodex follicolorum; uso prolungato di corticosteroidi e di farmaci che dilatano i vasi sanguigni.
I sintomi
Attualmente si riconoscono vari stadi della rosacea: una dase eritrosica, con arrossamento temporaneo; una fase teleangectasica, con persistente dilatazione dei vasi sanguigni; una fase infiammatoria, con presenza di papule e pustole; una fase avanzata, con pelle ispessita, più comunemente sul naso, chiamata rinofima. Inoltre, esiste anche la rosacea oculare, che si manifesta con occhi arrossati e palpebre edematose (blefarocongiuntivite). Ma come si cura la rosacea? Bisogna consultare un dermatologo è essenziale per la diagnosi e la cura. Sebbene non ci siano cure definitive, alcuni accorgimenti possono limitarne l’insorgenza.
Nei casi meno gravi, si possono utilizzare creme con azione idratante e lenitiva e fotoprotettori con schermi fisici (ossido di zinco e biossido di titanio) che riflettono le radiazioni solari. Infine, come curare la pelle a casa? Bisogna detergere la pelle non troppo di frequente, utilizzando prodotti delicati e non schiumogeni; applicare creme idratanti per ridurre l’irritazione; evitare prodotti che contengono sostanze irritanti come alcool, fragranze, acido glicolico e urea; utilizzare fotoprotettori tutti i giorni; struccarsi completamente prima di andare a dormire per permettere alla pelle di respirare; evitare le esposizioni al caldo o al freddo improvvise.