È capitato a tutti di svegliarsi nel cuore della notte e proprio mentre ci si stava rigenerando con un bel sonno profondo. Può essere davvero molto fastidioso se è un qualcosa che si ripresenta puntualmente ogni notte e purtroppo molti ne sanno qualcosa.
La psicologa Alexa Kane, esperta in disturbi del sonno, afferma che il risveglio notturno non rappresenta sempre e solo una casualità, ma che potremmo essere stati stimolati da un fattore esterno che non percepiamo lucidamente proprio perché addormentati. “Il tempo in realtà non è significativo“,”ad un certo punto, potresti aver avuto un motivo per svegliarti in quel momento, forse in risposta all’apnea notturna o al pianto di un bambino“, dice. “Il tuo corpo potrebbe esserne stato condizionato.”
I risvegli notturni non sono sempre correlati ai disturbi del sonno, come l’insonnia e nemmeno a un cattivo riposo. Possono diventare problematici e difficili da gestire se dopo i momenti in cui il nostro sonno viene interrotto non riusciamo facilmente a riaddormentarci.
Secondo l’esperto, svegliarsi a qualsiasi ora della notte non è un problema se rimane una cosa momentanea, lo diventa, invece, se rimaniamo svegli fino all’alba. Kane non esclude però la possibilità che le fastidiose “sveglie” notturne siano collegate a disturbi del sonno o a una particolare preoccupazione che tiene la nostra mente impegnata.
Sicuramente la prima cosa che ci sveglia nel cuore della notte, costringendoci addirittura a lasciare il caldo letto e mettere i piedi a terra è la nicturia, ovvero il bisogno di raggiungere presto il bagno.
Fattori esterni, come suoni e rumori dell’ambiente che ci circonda possono anch’essi significare motivo di risveglio. Il volume della TV troppo alto o una porta che sbatte, ad esempio, potrebbero condizionare la qualità del nostro riposo.
Le preoccupazioni e la salute mentale sono un altro motivo che potrebbe causare i nostri risvegli notturni. Se stiamo attraversando un periodo difficile o abbiamo affrontato una giornata stressante e impegnativa è facile che non riusciamo a dormire. I nostri pensieri si faranno infiniti e prendere sonno diventerà quasi impossibile.
“Se ti svegli e inizi a provare preoccupazione, ansia o frustrazione, probabilmente hai attivato il tuo sistema nervoso simpatico, il tuo sistema di lotta o fuga“, spiega Kane, “quando ciò accade, il tuo cervello passa dalla modalità di sospensione alla modalità di veglia. La tua mente potrebbe iniziare a correre e la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna potrebbero aumentare. Questo rende molto più difficile riaddormentarsi”.
Il problema diventa un po’ più serio quando parliamo di insonnia e apnea notturna. Se si soffre di uno di questi disturbi, infatti, è facile che i nostri risvegli siano riconducibili a questo.
“Se hai questi sintomi, consulta un medico o un esperto del sonno”, “l’apnea notturna non trattata può causare malattie cardiache, diabete, obesità e altri problemi di salute“, sottolinea sempre la psicologa.
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