Famoso e consumato in tutto il mondo, può essere usato come accompagnamento, come portata principale, o può essere utilizzato per preparare deliziosi secondi. Stiamo parlando del riso! Questo è un cereale che appartiene alla famiglia delle graminacee: antichissimo, si ipotizza che sia nato in Cina, per poi diffondersi in Medio Oriente, Africa ed Europa. Oggi è ovviamente coltivato in tutto il mondo, e in Italia è prodotto principalmente in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Secondariamente in Toscana, Sardegna e Calabria. Il riso è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo, soprattutto per via della sua elevata digeribilità e la sua capacità di regolare la flora intestinale. Scopriamolo insieme.
Anzitutto il riso è sempre digeribile, ed è per questo capace di regolare la flora intestinale. Come cereale è capace di prevenire le malattie cardiovascolari e di tenere sotto controllo la pressione alta, una caratteristica riscontrata in particolar modo nella varietà integrale. È risaputo, inoltre, che il riso è privo di glutine, cosa che lo rende adatto ai celiaci. Quando non è raffinato, questo possiede diverse proprietà antiossidanti: per questo, il riso fornisce un eccellente apporto proteico, molto più alto di tutti gli altri cereali che consumiamo abitualmente. Il cereale è utile anche contro la dissenteria: in particolare, la qualità integrale è consigliata per via del suo alto contenuto di vitamine B, che permettono di contrastare i sintomi del disturbo. Non avendo controindicazioni, e proprio per via delle sue caratteristiche, il riso può essere mangiato anche 4 o 5 volte alla settimana: grazie al suo elevato quantitativo di fibre, il riso aumenta il senso di sazietà, per questo è spesso consigliato a coloro che intendono perdere peso. Esistono diverse tipologie di riso oltre quello bianco: in Italia troviamo il Carnaroli, l’Arborio, il Roma, il Vialone Nano, il Ribe, il Rosso, il Padano, l’Integrale, lo Jasmine, e il Nero. Quest’ultima variante, in particolare, sembra essere quella più conosciuta dopo il classico riso bianco.
Quali sono le differenze tra il riso e la pasta? Anzitutto, vale sempre la pena ricordarlo, se non si hanno particolari problemi, possono essere consumati entrambi senza controindicazioni. Nello specifico, però, la pasta è più ricca di proteine, mentre il riso è più ricco di amido. Durante la cottura, quindi, il riso assorbe più acqua: alla fine, per questo, risulta meno calorico e più saziante. Oltre ad essere privo di glutine, il riso non causa la classica sonnolenza ‘post pranzo’, in quanto è più digeribile rispetto alla pasta: tutto questo, ovviamente, può variare sia in base al metodo di cottura, che a seconda dei condimenti utilizzati.
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