Ridurre la quantità di calorie giornaliere, secondo alcune persone, non solo può portare a dimagrire, ma addirittura ad aumentare la propria longevità e la qualità della propria salute e a combattere alcune malattie croniche. Ma è davvero così?
Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, ha raccontato, durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, di mangiare esclusivamente a cena e di aver avuto benefici grazie a questo suo stile di vita.
Come funziona la restrizione calorica?
La prima cosa da tenere a mente di questo regime alimentare è che esistono diversi modi per praticarlo e che bisogna scegliere con attenzione quale sia il migliore in base alle proprie caratteristiche e alla propria situazione sanitaria, come l’età, il peso ed eventuali patologie, per questo motivo è opportuno consultare un medico prima di iniziare questo percorso. Tendenzialmente possiamo dire che i modi migliori per fare questo percorso sono due: il modo più “semplice” di mettere in atto la restrizione calorica è quello di diminuire la quantità di cibo a ogni pasto della giornata, mentre il secondo prevede una forma leggera di digiuno intermittente. Per quanto riguarda il secondo metodo è bene sottolineare come, secondo i sostenitori della restrizione calorica, attuare un piano di digiuno intermittente più “duro” può avere ripercussioni negative, che sono dovute allo stress generato dal corpo che cerca di ricavare gli zuccheri necessari per dare energia, abbassando il metabolismo e innalzando il livello di cortisolo nell’organismo.
Naturalmente mangiare meno a ogni pasto è la scelta migliore e più efficace, ma è importante sottolineare l’importanza della qualità del cibo che si consuma durante la restrizione calorica. Una dieta mediterranea è l’ideale per le persone che seguono questo regime alimentare, mentre i cibi spazzatura sono assolutamente da evitare.
Quali sono i benefici?
Stefano Erzegovesi, Nutrizionista e Psichiatra, ha spiegato che il principale beneficio della restrizione calorica è “la riduzione dei fattori di rischio per le malattie croniche tipiche della nostra epoca, come malattie cardiovascolari, obesità, diabete 2, tumori e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Questo è dovuto all’attivazione di risposte specifiche che riducono gli indicatori dello stato infiammatorio e quelli relativi a un maggiore rischio cardiovascolare”.
Secondo alcuni studi, infatti, in questo modo si registra una diminuzione degli indici infiammatori e si innesca un meccanismo di ringiovanimento delle cellule, che porta alla possibilità di vivere più a lungo. Naturalmente questo regime alimentare è uno dei più sani per quanto riguarda la perdita di peso.
Non esistono controindicazioni generali per quanto riguarda la restrizione calorica, ma è sempre importante, come già detto, consultare un medico prima di iniziare qualunque tipo di dieta.