Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che oltre il 30% della popolazione mondiale soffra di rinite allergica, e il numero è in costante crescita
La primavera è una stagione di rinascita, di fioriture e di colori, ma è anche il periodo in cui molte persone si trovano a dover fare i conti con fastidiosi sintomi respiratori. Il dilemma che si presenta è spesso lo stesso: si tratta di un raffreddore comune o di un’allergia? La distinzione tra queste due condizioni può rivelarsi complessa, soprattutto considerando che i sintomi possono sovrapporsi in modo significativo.
Ogni anno, con l’arrivo della primavera, aumenta il numero di persone che lamentano sintomi come ostruzione nasale, naso che cola e prurito agli occhi. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che oltre il 30% della popolazione mondiale soffra di rinite allergica, e il numero è in costante crescita. Le cause principali di queste allergie primaverili sono i pollini, in particolare quelli di alberi e fiori che fioriscono in questo periodo.
“Le allergie respiratorie sono particolarmente diffuse in questo momento dell’anno a causa della biodiversità che caratterizza il nostro paese”, spiega il dottor Malvezzi, specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. “Le fioriture di piante come il polline di betulla, olmo e cipresso possono scatenare reazioni allergiche in individui predisposti”.
Il raffreddore e la rinite allergica si manifestano con sintomi simili, ma le differenze sono cruciali per una diagnosi corretta. Il raffreddore, causato da virus come i rinovirus, si presenta tipicamente con sintomi che durano da 7 a 10 giorni. I sintomi principali includono:
In contrasto, la rinite allergica si presenta spesso in modo più intermittente, con sintomi che si attivano in risposta a specifici allergeni e che possono persistere per lunghi periodi. “L’intensità e la durata dei sintomi sono indicatori chiave. I sintomi allergici tendono a manifestarsi rapidamente e possono essere accompagnati da prurito agli occhi e starnuti frequenti”, aggiunge il dottor Malvezzi.
In caso di raffreddore, il trattamento più efficace è spesso l’attesa, poiché la maggior parte dei casi si risolve spontaneamente. Tuttavia, per alleviare i sintomi, si possono utilizzare spray decongestionanti, ma solo per un breve periodo. Al contrario, la gestione dell’allergia richiede un approccio più mirato. Gli spray cortisonici locali sono spesso raccomandati e possono essere utilizzati per tutto il periodo di esposizione agli allergeni.
In entrambe le situazioni, il lavaggio nasale con soluzione fisiologica si dimostra un rimedio semplice ed efficace. Consente di diluire il muco in eccesso e di facilitare la rimozione dei detriti allergenici dalla mucosa nasale.
Con l’aumento delle temperature e i cambiamenti climatici che amplificano il fenomeno delle allergie, diventa sempre più cruciale per i pazienti riconoscere i propri sintomi e cercare un consulto medico tempestivo. La primavera deve essere vissuta come un momento di bellezza e rinascita, non come un periodo di sofferenza e disagio. La conoscenza e la consapevolezza sono le armi più potenti per combattere questi fastidi stagionali.
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