“Mai andare a dormire quando si è arrabbiati”. È una “regola” che conosciamo tutti, ma non sempre rispettiamo. Anche perché non è facile controllare la propria rabbia, ma soprattutto non tutti riescono a tranquillizzarsi, mettendosi alle spalle quello che è accaduto, con la stessa velocità e la stessa modalità. In sostanza, la rabbia è un’emozione che nove volte su dieci aumenta la frequenza cardiaca ed è quasi impossibile addormentarsi con una frequenza cardiaca superiore a sessanta.
Naturalmente, come si può ben intuire, dormire poco (e male) peggiora in partenza il giorno successivo. Corpo e mente non sono riposati, l’attenzione è scarsa, la concentrazione è bassa. Insomma, per essere andati a dormire arrabbiati, si rischia pure di “rovinare” le ore successive. E dormire male fa sì che la rabbia aumenti nel corso della notte. Perché sì, non prendere sonno è più di un disagio, è molto di più di un fastidio. E, quindi, quel sentimento negativo cresce a dismisura. Anche perché mentre dormiamo, è noto ormai, il cervello riorganizza i ricordi negativi. Secondo uno studio del novembre 2016, pubblicato sulla rivista Nature Communications, invece di immagazzinarli principalmente nel centro della memoria del cervello – l’ippocampo – li diffonde intorno alla corteccia del proprio cervello. Con un solo risultato: è più probabile che quei ricordi, negativi appunti, possano essere ricordati (meglio) anche in futuro.
In generale, quando si è arrabbiati, il corpo produce ormoni dello stress come cortisolo, adrenalina e norepinefrina, che aumentano la pressione sanguigna. E uno studio dell’aprile 2020, pubblicato su International Journal of Environmental Research and Public Health, ha rilevato una situazione importante: le persone che vanno a letto arrabbiate potrebbero avere meno probabilità di sperimentare i naturali cali di pressione sanguigna che si verificano con il sonno. Tutti noi sappiamo quando sia fondamentale riposare bene. Anche perché se tutto gira bene, sarà più facile anche chiarire le incomprensioni. Al contrario, la situazione potrebbe anche peggiorare.
Ci sono delle strategie per cacciare via la rabbia e andare a dormire tranquilli. Si può prendere una pausa, “congelare” la discussione. Piuttosto si può far trascorrere il tempo facendo delle cose in casa, pianificando il momento per avere una seconda conversazione, senza rimandare la discussione. E magari se il chiarimento è da avere con il proprio partner, mentre si dorme si può tenersi per mano o si può allungare la mano per toccare la persona con la quale si è arrabbiati. Il tocco permette al cervello di rilasciare ossitocina, un ormone “legante” che ne rilascia altri come la dopamina e la serotonina. Questi due abbassano gli ormoni dello stress come il cortisolo. Quindi, andare a letto arrabbiati – e se capita spesso – può avere conseguenze per la salute fisica ed emotiva. Meglio fare la pace.
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