Camminare, camminare e ancora camminare.
Una ripetizione che può davvero aiutare il corpo a restare in forma se accompagnata anche da un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano.
La camminata è riconosciuta da tutti i medici come una delle attività maggiormente benefiche in termini di prevenzione e di tutela della salute.
Per questo, camminare è un verbo che chiunque (salvo casi specifici, ndr) dovrebbe praticare ogni giorno, soprattutto dopo aver superato una certa soglia d’età.
Camminare è una delle attività fisiche più importanti, sebbene troppo spesso venga presa poco in considerazione.
Collezionare costantemente svariati passi nel corso delle proprie giornate può infatti aiutare a rimanere più in forma, mantenendo il proprio organismo maggiormente attivo e sano.
Non è un caso che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (la OMS, ndr) consigli ormai da parecchi anni di compiere almeno 10.000 passi ogni giorno, così da avere effetti benefici su corpo e mente, sebbene sia opportuno specificare come tale cifra sia solo un dato indicativo generico.
Per capire con maggiore precisione quale sia la reale soglia ideale di passi quotidiani di cui uno specifico fisico necessiti per restare in forma, sarebbe necessario considerare infatti svariate variabili, tra cui l’età.
È quello che facciamo oggi, provando a capire quanto si consiglia di camminare dopo i 50 anni di età.
Come detto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità fissa a 10.000 i passi minimi giornalieri da compiere anche dopo i 50 anni, ma studi recenti hanno dimostrato che tale numero può variare sensibilmente in base a varie casistiche.
Un’analisi pubblicata sulla rivista scientifica Circulation, per esempio, ha esaminato otto studi differenti che hanno coinvolto 20.000 persone di età pari o superiori ai 60 anni, rilevando come risultato finale che già il compiere 5.000 passi ogni giorno può avere degli effetti benefici su persone di tale età.
Lo studio ha infatti mostrato che tutti quei soggetti che camminavano 5.500 passi quotidianamente presentavano poi un rischio di eventi cardiovascolari inferiore di ben il 38% rispetto alle persone che invece collezionavano solamente 2.000 passi.
Non solo. Dallo studio è emerso anche che a un aumento dei passi giornalieri corrispondeva un aumento dell’effetto protettivo di prevenzione.
Le medesime conclusioni sono state tratte anche da un’altra ricerca, pubblicata questa volta sulla rivista scientifica Jama, e secondo la quale chi camminava poco presentava un rischio di mortalità tra il 50% e il 70% superiore a chi invece sommava almeno 7.000 passi ogni giorno.
Incrociando i risultati ottenuti dai diversi studi più recenti, gli esperti hanno quindi concluso che il consiglio per chi ha 50 o più anni sia quello di compiere almeno tra i 5.000 e i 7.000 passi al giorno.
Ovviamente, ciò non vieta di camminare anche di più, dal momento che all’aumentare dei passi aumentano pure gli effetti positivi sulla propria salute (salvo controindicazioni dovute a casistiche specifiche e riconosciute, ndr).
Riuscire a camminare quotidianamente tra i 5.000 e i 7.000 passi è sicuramente un risultato più fattibile dei 10.000 inizialmente indicati dalla OMS, sia in termini di tempo che di sforzo fisico.
Un risultato più abbordabile che riesce così a incentivare maggiormente le persone, le quali sono portate a impegnarsi di più sapendo di poter raggiungere concretamente un risultato finale.
Fissare una soglia troppo alta fin da subito può infatti finire con lo scoraggiare già in partenza, portando a mollare prima ancora di averci provato.
Iniziare invece da traguardi più abbordabili è il metodo giusto per poi crescere gradualmente e cominciare a superare i propri limiti ogni giorno, così da avere effetti sempre più benefici sul proprio organismo.
Più si cammina, più il corpo umano ne trae vantaggio.
Come avrete ormai capito, i benefici della camminata sono innumerevoli e importantissimi per poter mantenere il proprio corpo in uno stato di salute migliore rispetto a quello che si otterrebbe conducendo una vita prevalentemente sedentaria.
Entrando più nello specifico, camminare mantiene allenato il sistema cardiocircolatorio e migliora sia la circolazione del sangue che la sua risalita verso il cuore, combattendo anche la ritenzione idrica e l’insufficienza venosa che si può presentare a livello degli arti inferiori.
Non solo. Camminare contribuisce anche a rafforzare il sistema respiratorio e ad aumentare i livelli di ossigeno in tutto il corpo, potenziando pure l’apparato scheletrico e quello muscolare e regolando la pressione arteriosa.
E ancora, una camminata quotidiana aiuta a riequilibrare il profilo lipidico e metabolico, a tonificare i muscoli e a scolpire il proprio fisico, fortificando al contempo il sistema immunitario e riducendo il rischio di sviluppare malattie come l’ipertensione, il diabete, l’osteoporosi e la sindrome metabolica.
Non ultimo, camminare permette di dimagrire, accrescere il tono muscolare, dell’umore e lo stato di benessere generale, contrastando il decadimento sia delle funzioni cognitive che mnemoniche.
Una lunga serie di benefici che dimostra l’importanza della camminata, quale attività di prevenzione e anche cura della propria salute.
Ovviamente, per avere un reale impatto, alla camminata quotidiana deve essere associato anche uno stile di vita sano e attivo.
Come fare, quindi, in una società in cui siamo portati sempre più a svolgere una vita sedentaria?
In questo senso, il consiglio degli esperti è quello di cogliere ogni occasione disponibile per muoversi, eseguendo, per esempio, piccoli e brevi esercizi anche quando si è seduti alla scrivania o bloccati nel traffico.
Superati i 50 anni di età, sarebbe opportuno inserire nella propria routine giornaliera anche esercizi di fitness utili a migliorare forza, equilibrio, allungamento e metabolismo.
La camminata resta però l’attività giornaliera più importante.
Essa deve essere svolta a passo sostenuto, così da risultare più allenante e permettere di bruciare un maggior numero di calorie rispetto a una camminata eseguita a passo blando.
Il consiglio è quello di partire sempre da una camminata a ritmo ridotto e poi alzare il tono gradualmente, così da non affaticarsi troppo fin da subito.
Chi soffre di patologie specifiche, è poi sempre bene che si rivolga prima a un medico specialista, così da poter impostare correttamente un piano di attività fisica giornaliera più adatto alle proprie esigenze.
Qualche trucco per cominciare a camminare di più fin da subito senza troppi sforzi?
Iniziare a salire e scendere le scale invece di prendere l’ascensore; scendere a una fermata prima della metro e dell’autobus e procedere poi a piedi; fare una camminata di un quarto d’ora prima di iniziare a lavorare, una in pausa pranzo e una a fine turno; fare più spostamenti possibili a piedi quando si è chiamati a fare delle commissioni o a svolgere delle attività domestiche.
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