Stare sotto al sole troppo a lungo può essere pericoloso, ecco quanto è consigliabile esporsi al sole e alcuni consigli per proteggersi
Esporsi al sole può essere pericoloso soprattutto per alcune tipologie di pelle particolarmente delicate o chiare, ma tutti quanti dovremmo mettere in pratica degli accorgimenti necessari per tutelarci dai potenziali effetti negativi dei raggi UV.
Queste precauzioni non riguardano solo l’applicazione di crema solare ma comprendono anche alcune accortezze come l’evitare di esporsi al sole durante le ore più calde e fare attenzione a quanto tempo si passa effettivamente sotto il sole.
In questo articolo scopriremo il lasso di tempo consigliato per esporsi al sole in base al fototipo di appartenenza, alcuni accorgimenti da tenere presenti per tutelarsi al meglio dall’azione del sole e alcune malattie della pelle che potrebbero insorgere se non ci si protegge al meglio da quest’ultimo.
Chi possiede un fototipo chiaro rischia molto di più di scottarsi esponendosi al sole per un intervallo di tempo troppo esteso, perciò ecco delle linee guida indicative di esposizione in base al fototipo di appartenenza:
A prescindere dal fototipo bisogna sempre applicare la crema solare, meglio se 50+ anche con carnagione scura e olivastra, soprattutto considerato le radiazioni sono diventate più potenti negli ultimi anni e possono provocare gravi danni alla pelle anche se non sempre visibili nell’immediato con scottature o simili.
Oltre alle canoniche scottature più o meno gravi della pelle, esporsi per periodi prolungati al sole può provocare colpi di calore, eritema solare, disidratazione, orticaria solare, possibili tumori della pelle ed invecchiamento cutaneo.
È bene anche non esporsi al sole durante le ore più calde del giorno, ovvero dalle 12.00 alle 15.00, infatti l’irraggiamento in questa fascia oraria potrebbe essere deleterio per la pelle e per la salute generale.
Fare spesso il bagno in mare o comunque stendersi in prossimità dell’acqua potenzia l’azione del sole e bisogna prestare particolare attenzione all’effetto specchio dell’acqua. Ecco perché bisognerebbe sempre applicare la crema solare, sia prima che dopo il bagno in mare.
Salire sempre più in alto durante un trekking in montagna, che sia estate o inverno, prevede una maggiore esposizione ai raggi ultravioletti.
La presenza della neve in inverno agisce in modo molto simile all’effetto specchio provocato dal mare. La neve è in grado di riflettere circa l’80% dei raggi solari mentre l’acqua del mare riflette circa il 25%.
L’esposizione ai raggi ultravioletti è una delle principali cause di varie malattie della pelle tra cui i più temuti tumori.
Mentre una moderata esposizione al sole è benefica per la sintesi della vitamina D, un’eccessiva esposizione può portare a gravi problemi di salute.
Le malattie della pelle più comuni causate o aggravate dall’esposizione ai raggi solari sono:
Effettuare auto-esami della pelle regolarmente e consultare un dermatologo per controlli periodici, soprattutto se si notano cambiamenti nelle macchie cutanee è un ottimo modo per tenere monitorata la salute della pelle ed intervenire tempestivamente in caso di necessità.
In conclusione, per scongiurare il rischio di sviluppo di questo tipo di disturbi e malattie è necessario moderare l’esposizione al sole in primo luogo ma soprattutto esporsi sempre con le adeguate precauzioni, soprattutto se si appartiene a uno dei primi fenotipi.
A prescindere da dove trascorrerete le vostre ferie, se al mare o in montagna, ricordatevi che il sole non è sempre un amico sotto cui crogiolarsi, anzi, può diventare un nemico da cui proteggersi e da non sottovalutare.
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