Una delle paure che affrontiamo è quella della caduta dei capelli. Interessa sia per la popolazione maschile sia per quella femminile. I principali responsabili di questo disturbo, che può causare problemi sia estetici sia psicologici, sono principalmente due: l’ormone testosterone e la predisposizione genetica. Stiamo attenti ai termini. Per quanto riguarda le persone di sesso maschile si parla di alopecia androgenetica: “andro” si riferisce all’ormone testosterone, “genetica” alla predisposizione ereditaria. Se c’è familiarità con questo disturbo, il diidrotestosterone raggiunge il bulbo pilifero e ne provoca la miniaturizzazione fino a farlo scomparire del tutto. Ciò accade principalmente nelle regioni parietali, centrali e del vertice della testa, dove la crescita dei capelli viene compromessa.
Ma a che età può colpire questa problematica? L’inizio della calvizie varia da persona a persona. Può manifestarsi in età giovanile, a partire più o meno dai 16 anni oppure può sorgere dopo i 30 anni, in maniera tardiva. Nei soggetti più giovani, il processo di perdita dei capelli è molto più veloce a causa della maggiore concentrazione di testosterone nel sangue, il quale intensifica l’attacco ai bulbi piliferi.
La problematica per le donne
Invece, per quanto riguarda le donne si parla di diradamento androgenetico. Pur condividendo le stesse cause di base dei maschi – il testosterone e la predisposizione genetica –, nelle donne questo ormone è presente in quantità ridotta. Di conseguenza, l’attacco ai bulbi piliferi è meno intenso e non determina un’alopecia vera e propria. Invece, si verifica un aumento meno significativo dello spazio tra i bulbi, il che influisce sul volume e sulla quantità dei capelli nel corso del tempo, portando a una progressiva diminuzione della chioma.
I rimedi
Ma quali possono essere i rimedi per combattere la caduta dei capelli? Una delle prime strategie consiste nell’utilizzo di integratori di aminoacidi solforati e minerali, che sono componenti essenziali della cheratina (è una proteina) del capello. Questi integratori vengono applicati come lozioni nelle zone dove si manifesta la caduta dei capelli, di solito la sera. In alternativa, si può considerare una terapia a base di minoxidil, un farmaco vasodilatatore che stimola il bulbo del capello. Altrimenti ci sono le formulazioni galeniche, come le schiume preparate in farmacia, che non ungono, irritano o arrecano fastidio al cuoio capelluto. Ma quali sono i periodi migliori per l’utilizzo? Autunno e primavera. Durante l’estate, il sole può avere effetti benefici sulla salute dei capelli, quindi è possibile sospendere temporaneamente la terapia topica da giugno a settembre e limitarsi all’assunzione di integratori per via orale.
Le cause
La caduta dei capelli può accadere per diverse ragioni:
- Tinte e calore: quando i capelli sono sottoposti continuamente al calore di phon o piastra, o quando subiscono decolorazione o tinte particolarmente aggressive, possono cadere con maggiore frequenza e facilità
- Dieta. quando non si tratta di una alimentazione consapevole, le diete sbilanciate o troppo rigide influiscono sulla buona salute del capello
- Farmaci: a partire dai chemioterapici, che causano una perdita totale di peli e capelli. Questi effetti collaterali sono in ogni caso temporanei e limitati alla durata della terapia. Ci sono altri farmaci che possono determinare questo sgradevole effetto collaterale: anticoagulanti, antidepressivi, i beta-bloccanti (usati per la cura dell’ipertensione) oltre ai farmaci a base di vitamina A
- Cause endocrinologiche: ipo o ipertiroidismo, pre oppure post menopausa, o quando ci si trova in postpartum
- Stress fisici (malattia sistemica, anemia, chirurgia) e psicologici possono favorire un aumento della caduta.