Proteggersi dalle microplastiche, i consigli da seguire

In un’era in cui la sensibilizzazione ambientale è al centro del dibattito globale, il problema delle microplastiche rimane un’area ancora largamente sottovalutata e misconosciuta, nonostante il suo impatto profondo. Questo è quanto evidenzia il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), il quale avverte che queste minuscole particelle di plastica, con un diametro inferiore a 5 mm per le microplastiche e inferiore a 1 micron per le nanoplastiche, hanno invaso ogni angolo del nostro pianeta, comprese le acque di fiumi e oceani, costituendo una minaccia significativa per la salute umana, animale e ambientale. Pertanto, è urgente attuare azioni di consapevolezza e prevenzione.

Microplastiche mare
Microplastiche | Unsplash @Naja Bertolt Jensen – saluteweb.it

Un danno inimmaginabile per l’ambiente e la salute

Le microplastiche sono particolarmente insidiose anche per la loro capacità di accumulare sostanze tossiche come pesticidi, metalli pesanti e altri inquinanti. Queste tossine inquinano l’ambiente e si infiltrano nella catena alimentare, rappresentando una minaccia diretta per la salute umana. Studi recenti hanno confermato l’allarmante grado di contaminazione da microplastiche nei cibi e nell’acqua di consumo quotidiano, con conseguenze dannose per la salute degli organi e degli apparati umani, causando disturbi gastrointestinali, problemi riproduttivi, effetti cancerogeni, disturbi neurologici e cardiovascolari.

“Dovremmo cercare di adottare – afferma il professor Nicola Montano, presidente eletto della SIMI – una serie di azioni individuali volte a limitare l’esposizione alle microplastiche, anche se è chiaro che servirebbero iniziative politiche di ampio respiro, coordinate a livello internazionale”. Le raccomandazioni della comunità scientifica internazionale vanno dalla promulgazione di regolamenti rigorosi per ridurre la produzione e l’uso di plastica monouso, agli investimenti in tecnologie avanzate di filtrazione per rimuovere le microplastiche dalle acque reflue, fino alla promozione di pratiche sostenibili di gestione dei rifiuti.

10 azioni pratiche per migliorare la situazione

Ecco dieci azioni pratiche, proposte dagli esperti della Società Italiana di Medicina Interna, che tutti possono adottare per proteggere se stessi e l’ambiente dalle microplastiche, contribuendo così a migliorare la salute delle generazioni attuali e future:

  1. Riduci il consumo di plastica monouso, privilegiando alternative riutilizzabili come bottiglie o borracce termiche in acciaio inossidabile, contenitori di vetro e borse della spesa in tessuto.
  2. Prediligi abbigliamento realizzato con fibre naturali, come cotone, lana, viscosa e canapa, rispetto ai materiali sintetici che rilasciano microplastiche.
  3. Installa filtri contro le microplastiche nelle lavatrici per catturare le particelle rilasciate dai tessuti durante i cicli di lavaggio.
  4. Evita prodotti cosmetici contenenti microplastiche, verificando attentamente gli ingredienti riportati sull’etichetta.
  5. Bevi acqua filtrata o bibite in bottiglia di vetro per ridurre l’esposizione alle microplastiche presenti nelle bottiglie di plastica.
  6. Riduci l’uso di cibi confezionati in imballaggi di plastica, optando per alternative più sostenibili.
  7. Preferisci alimenti freschi e integrali rispetto a prodotti processati, per limitare l’assunzione di microplastiche.
  8. Scegli prodotti ittici provenienti da fonti sostenibili per evitare il consumo di pesce contaminato da microplastiche.
  9. Smaltisci correttamente i rifiuti, separando la plastica per il riciclo quando possibile.
  10. Sensibilizza familiari, amici e colleghi sugli effetti dannosi delle microplastiche, diventando un “ambasciatore” del cambiamento.

Queste azioni sono essenziali per ridurre l’impatto delle microplastiche sull’ambiente e sulla salute umana, e ogni individuo ha il potere di contribuire a questo importante cambiamento. Sia attraverso scelte di consumo consapevole che attraverso la sensibilizzazione degli altri, possiamo lavorare insieme per un futuro più sano e sostenibile.

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