In media un adulto dorme meno di sei ore a notte. Quindi, la privazione del sonno può influire negativamente sul nostro umore e sulla nostra salute
Per stare bene con se stessi e avere corpo e mente liberi ogni individuo dovrebbe dormire tra le sette e le nove ore ogni notte. In questo modo l’organismo può eliminare in maniera corretta le tossine, riparare i tessuti e le cellule e migliorare i livelli di energia in vista di una nuova giornata. Però, la realtà è sempre diversa (e anche molto) dalla teoria. La maggior parte delle persone, infatti, non dormono tutte quelle ore. Anzi, in media un adulto dorme meno di sei ore a notte. Quindi, la privazione del sonno può influire negativamente sul nostro umore e sulla nostra salute.
Per privazione del sonno intendiamo quando si dorme meno ore di quelle che sarebbero necessarie al nostro corpo e al nostro organismo di recuperare le energie spese durante la veglia e anche questo varia da persona a persona. I sintomi sono facili da identificare: difficoltà a concentrarsi, spossatezza e cattivo umore. In alcuni casi la privazione del sonno può manifestarsi anche attraverso disturbi neurologici come allucinazioni, vista sfocata e vuoti di memoria.
La privazione del sonno può riflettersi nella nostra quotidianità, facendoci perdere concentrazione nel lavoro, a scuola, in famiglia. Gli effetti possono essere stanchezza significativa, disturbi dell’attenzione, della concentrazione e della memoria, eccessiva sonnolenza diurna, disturbo dell’umore e ansia e irritabilità. Davanti a questi sintomi allora si può capire che stiamo soffrendo per la privazione del sonno. Quindi, in questo caso bisogna correre ai ripari e cambiare il proprio stile di vita. Magari provando ad andare a letto prima del solito, a ridurre la quantità di alcol, caffeina e fumo durante la giornata e rinunciare a tutte le possibili distrazioni come televisore, smartphone e computer prima di coricarsi.
Se, al contrario, si dorme tra le sette e le nove ore, allora bisognerebbe farsi altre domande. Non si tratta più della quantità di sonno, ma della qualità del sonno. Perché una persona può sì dormire le ore che ci vengono consigliate, ma molto probabilmente abbiamo una pessima qualità del sonno. Che può portare agli stessi effetti descritti in precedenza. Allora bisogna farsi qualche domanda. Se si prendono dei farmaci, capire se possono causare insonnia e alterare il ciclo del sonno. Così come un lavoro su turni: può interrompere il naturale ciclo del sonno e un ambiente di riposo diverso dal solito e pieno di distrazioni.
Sono diverse le strategie per migliorare la propria qualità del sonno. Basta anche solo stare attenti alla propria alimentazione. Mangiare pesante la sera o andare a letto subito dopo aver mangiato non è l’ideale per avere un’ottima qualità del sonno. O anche solo aumentare l’attività fisica, che fa bene al nostro corpo. Tenerlo in allenamento è fondamentale, ci rilassa e ci può permettere di andare a dormire sereni.
Poi bisogna avere anche una camera rilassante, dove trovarsi bene ogni volta che si va a dormire. Infine, giusto per fare un altro esempio, bisogna allontanare lo stress da noi e rilassare la mente.
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