Ogni sottogruppo (flavonoidi, tannini, lignine, antrachinoni e melanine) ha proprie peculiarità in termini di funzioni e benefici che derivano dall’assunzione
Cosa sono i polifenoli? Con questo termine si fa riferimento a un vasto gruppo di sostanze organiche naturali e quelli più diffusi in natura sono i flavonoidi, i tannini, le lignine, gli antrachinoni e le melanine. Inoltre, vengono prodotti da vegetali, batteri, funghi e animali e hanno un’importanza primaria nell’alimentazione e in ambito farmacologico.
Hanno una loro funzione. Hanno diverse proprietà benefiche e si trovano anche in alcuni integratori. Abbiamo detto che fa parte di un gruppo molto grande di sostanze. Ed è per questo motivo che è giusto precisare come ogni sottogruppo (flavonoidi, tannini, lignine, antrachinoni e melanine) abbia proprie peculiarità in termini di funzioni e benefici che derivano dall’assunzione. Tra le proprietà benefiche ci sono le capacità antiossidanti e antinfiammatorie. Sarebbero in grado di proteggere le cellule dallo stress ossidativo e avrebbero, tra le altre, proprietà in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo. Altre sono le capacità antibatteriche, antipruriginose, antiparassitarie e citotossiche.
Il contributo che possono dare i polifenoli nella dieta umana cambia in base al tipo, alla quantità e alla qualità dei vegetali consumati. Detto tutto questo, l’assunzione è in genere considerevole, nell’ordine del grammo/die, proprio perché stiamo parlando delle molecole antiossidanti più rappresentate del regno vegetale. I polifenoli abbondano soprattutto nella frutta e nella verdura fresca, ma anche nel tè, nel vino, nel cacao e nei derivati. D’altra parte, la cottura abbatte in modo considerevole il contenuto polifenolico dell’alimento, per cui è importante consumare cibi freschi o affidarsi eventualmente alla bollitura (meglio ancora alla cottura a vapore), evitando le alte temperature.
Nella vita quotidiana è bene diversificare i vegetali nella dieta. Sarebbe meglio consumare ogni giorno un’ampia varietà di cibi freschi, quindi di stagione; aggiungere erbe aromatiche al posto del sale e del pepe; preferire l’olio extra vergine di oliva spremuto a freddo e la verdura cruda. Quando tutto questo non è possibile evitare i metodi di cottura drastici, preferendo quelli sobri come la cottura al vapore. Infine, integrare la propria dieta con una piccola quota di frutta secca è molto utile per aumentare l’apporto di polifenoli ed acidi grassi essenziali.
Di solito l’assunzione di polifenoli risulta tollerata all’organismo. Queste sostanze non presentano controindicazioni quando consumate in modo appropriato. In gravidanza e allattamento l’assunzione di polifenoli mediante una varia alimentazione è considerata sicura. Attualmente, è bene ricordare, non sono disponibili sufficienti informazioni circa la sicurezza dell’assunzione di dosi più elevate. Quindi, meglio evitare il consumo di integratori per non assumere quantità superiori rispetto a quelle fornite dagli alimenti.
“Se oltre ai polifenoli, ci sono altri supplementi utili? In generale, possiamo dire che la vitamina D è una di quelle vitamine di cui è descritta una carenza abbastanza diffusa, nonostante viviamo in un paese esposto al sole. Meno conosciuta ma altrettanto importante è la carenza di omega-3. In Italia, l’indice medio di omega-3 è intorno al 4%, mentre dovrebbe essere almeno dell’8%”, ha detto a Gazzetta Active Giovanni Scapagnini, ordinario di Nutrizione umana all’Università del Molise.
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