Sembra essere sempre più vicina la pillola anticoncezionale maschile. Un nuovo studio internazionale coordinato da un team di ricercatori dell’unità per la ricerca biomedica Weill Cornell Medicine, della Cornell University, ha dimostrato l’efficacia nei topi di un nuovo contraccettivo maschile on demand in grado di bloccare il movimento degli spermatozoi e di impedire loro di raggiungere l’uovo. L’effetto, come spiegato sulle pagine della rivista specializzata Nature Communications, è temporaneo, e sui roditori non ha avuto alcun impatto sulla fertilità al termine della sua azione. Il farmaco sperimentale non ha inoltre influenzato il comportamento sessuale e non ha agito sugli ormoni. Tutte caratteristiche che potrebbero rappresentare un passo in avanti nella lunga strada verso il contraccettivo maschile.
Come sottolineato dai ricercatori, prima di avere una conferma sull’efficacia del candidato medicinale è necessario aspettare i risultati di un’eventuale sperimentazione sugli esseri umani. Inoltre, il suo utilizzo dovrebbe comunque essere abbinato al preservativo, in quanto questa pillola anticoncezionale maschile non è in grado di evitare il rischio di trasmettere o contrarre malattie veneree. Il nuovo medicinale, tuttavia, potrebbe essere utile per ridurre il numero di gravidanze indesiderate, che, attualmente, secondo gli studiosi si attesta a circa il 50%.
Il candidato farmaco, indicato con la sigla TDI-11861, nei test condotti su topi da laboratorio è risultato in grado di ridurre la fertilità maschile in modo rapido e temporaneo. Non contiene ormoni, e può essere assunto prima di avere un rapporto sessuale. Il suo effetto nei roditori termina il giorno successivo all’assunzione. Come riferito dai ricercatori si tratta nello specifico di un inibitore dell’enzima adenilato ciclasi, essenziale per attivare la capacità degli spermatozoi di maturare e muoversi. In sostanza, bloccando questo enzima, il farmaco rende gli spermatozoi incapaci di raggiungere l’ovocita per fecondarlo. Gli esperimenti nei topi, finanziati dai National Institutes of Health (Nih), hanno confermato questo meccanismo d’azione, non sono avvenute gravidanze né sono stati osservati effetti collaterali.
I risultati emersi dallo studio sono stati ben accolti dalla comunità scientifica.
“C’è un urgente bisogno di un contraccettivo orale efficace e reversibile per gli uomini e sebbene negli anni siano stati testati molti approcci diversi, nessuno ha ancora raggiunto il mercato”, ha dichiarato alla Bbc il professor Allan Pacey, docente di andrologia presso l’Università di Sheffield, che non è stato coinvolto nello studio. “L’approccio qui descritto, per eliminare l’enzima chiave nello sperma che è fondamentale per il movimento degli spermatozoi, è un’idea davvero nuova. Il fatto che sia in grado di agire ed essere reversibile così rapidamente è davvero eccitante. Se le prove sui topi possono essere replicate negli esseri umani con lo stesso grado di efficacia, allora questo potrebbe essere l’approccio contraccettivo maschile che stavamo cercando”, ha concluso l’esperto.
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