Alimentazione

Pesce: come capire quando è fresco

Il pesce è uno di quegli alimenti a cui prestiamo maggiore attenzione quando vogliamo accertarci che sia davvero buono prima di consumarlo. Questa è un’abitudine fondamentale per evitare di stare male a causa della sua cattiva conservazione o del suo stato quando decidiamo di cucinarlo o peggio, di mangiarlo senza previa cottura. Il pesce può contenere tossine e diversi virus, batteri e parassiti. Ecco alcuni consigli che ti saranno utili per capire quando è realmente fresco oppure quando, al contrario, è già in cattivo stato e sarebbe meglio non utilizzarlo.

Osservalo bene prima di pulirlo

Foto | pixabay @monika1607

Osserva bene le parti del suo corpo: occhi, squame, pelle, branchie e la carne.

  • Gli occhi devono essere bombati, brillanti e la cornea trasparente;
  • Le squame devono aderire alla pelle;
  • La carne deve avere un colore deciso e non opaco e deve essere compatta;
  • La pelle è di colore vivo e il muco cutaneo deve essere trasparente e acquoso;
  • La colonna vertebrale deve staccarsi facilmente.

Affidati ai tuoi sensi

Quando vai ad acquistarlo cerca di selezionare il pesce che ti sembra più fresco, osservando i colori e assicurandoti che non abbiano perso brillantezza e che non sia già opaco o grigiastro. Presta attenzione ad alcuni parassiti che a volte sono visibili a occhio nudo, come L’anisakis, che durante lo stadio di sviluppo dell’infestazione del pesce si presenta come un sottile verme lungo tra 1-3 cm e ha un colore tra il bianco ed il rosato. Assicurati, inoltre, che non siano presenti macchie scure di sangue.

Utilizza l’olfatto: il cattivo odore è già un ottimo modo per capire se si è di fronte a qualcosa che potrebbe essere andato a male e che sarebbe meglio non consumare. Se senti un odore acido e pungente opta per altro. Infine tocca tutte le sue parti, per essere certo che la carne sia compatta ed elastica e che gli occhi non siano diventati lattiginosi.

Foto | pixabay @shutterbug75

Occhio a come lo conservi

Una volta cotto, il pesce può mantenersi in frigo per due, al massimo tre giorni. Ricordati, però, di conservarlo sempre all’interno di un contenitore ermetico e lontano da altri alimenti. Nonostante queste indicazioni, assicurati ogni volta che vorrai consumarlo che il suo odore non sia ancora diventato cattivo e che il corpo sia viscido.

Il pesce fresco può essere conservato in freezer da sei mesi a un anno. Quello cotto, invece, dovrebbe stare nel congelatore per non più di tre mesi.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

Recent Posts

Salmone affumicato e listeria, quanto è alto il rischio di contaminazione?

La Listeria monocytogenes è un batterio che può proliferare a basse temperature, rendendo fondamentale seguire…

11 ore ago

Listeria, cos’è e quali sintomi provoca l’infezione

L'infezione è provocata dal batterio Listeria monocytogenes, il quale può essere rilevato in una vasta…

12 ore ago

Scopri cosa dicono di te i colori che indossi

I colori che indossi rappresentano il primo impatto visivo. La cromoterapia dimostra il loro effetto…

13 ore ago

Tempo di transito intestinale, mangiare il mais può aiutare a calcolarlo

La velocità di questo processo può fornire delle indicazioni utili per capire il proprio stato…

13 ore ago

Giornata Mondiale del Linfedema: tutto ciò che c’è da sapere su questa patologia

Oggi, 6 marzo, si celebra la Giornata Mondiale del Linfedema. Caratteristiche e informazioni su questa…

14 ore ago

L’allerta di Matteo Bassetti: “Ecco tutti i rischi per chi dorme meno di 7 ore a notte”

Matteo Bassetti lancia un messaggio: "Chi dorme meno di 7 ore è a rischio di…

14 ore ago