Dipende tutto dall’allenamento e dai risultati che si vogliono ottenere. È questa la risposta più idonea a una semplice domanda, che in molti – per prepararsi alla prova costume – si pongono in questo periodo: quanto costa e come scegliere un personal trainer? Una figura di riferimento a cui potersi appoggiare durante le sessioni è estremamente importante. Può indicare come eseguire correttamente gli esercizi, può consigliarci quali fare e non fare, darci supporto e anche qualche dritta su cosa mangiare e bere per avere migliori prestazioni. Tutte cose che da soli è difficile fare, se non si è un po’ esperti.
Il personal trainer è un professionista delle scienze motorie e di aspetti a esse collegate in grado di guidare una persona nel corretto svolgimento della sua attività fisica. Dal punto di vista tecnico, possiede competenze necessarie per garantire un livello di professionalità: una laurea o un diploma Isef, per esempio, a cui spesso si associa una comprovata esperienza nel settore. Stando a un piano più sociale e psicologico, invece, il personal trainer ha anche un ruolo di supporto e deve possedere una buona capacità di comunicazione per interpretare al meglio problemi, desideri e incertezze della persona che si sta allenando.
Alla domanda fatidica, la risposta è di nuovo una: dipende dall’allenamento e dalla “carriera sportiva” che si vuole intraprendere. Appurato che un buon personal trainer si mostra in forma, con un corpo ben allenato e in grado soprattutto di mostrare come eseguire ogni tipo di esercizio che propone. Difficile dunque poterne scegliere uno in evidente stato di sovrappeso o pigro e poco chiaro nelle spiegazioni.
Al di là di questi fattori, bisogna considerare il raggiungimento degli obiettivi che si prefiggono all’inizio dell’allenamento. Si sceglieranno dunque esperti del settore a seconda di cosa si vuole fare: body building, definizione, dimagrimento, migliorare caratteristiche del corpo come velocità e potenza, rimettersi in forma o restare in allenamento. Un personal trainer ha tutte le carte in regola per essere su più versanti, ma il ramo di specializzazione cambia di molto in base a questa decisione.
Anche in questo caso, dipende dal tipo di servizio richiesto. Per l’una tantum da privati si può oscillare tra i 40 e gli 80 euro a seduta, calcolando però il fatto che una volta imparata la scheda di allenamento, per qualche settimana si potrebbe procedere in autonomia e senza supervisione. In un centro fitness la cifra potrebbe scendere tra i 25 e i 50 euro. Non esiste una regola ben precisa o un tetto fisso imposto. Se non che le retribuzioni annuali o bi-trimestrali vanno per la maggiore negli ultimi tempi.
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