La pericardite è un disturbo che può colpire persone di ogni sesso ed età e che non deve mai essere trascurato.
Si tratta, infatti, di una condizione medica che riguarda il cuore, organo al quale bisogna sempre prestare la massima attenzione.
Vediamo meglio di che cosa si tratta, indagando cause, sintomi e trattamenti oggi applicabili per provare a stare meglio.
La pericardite altro non è se non un’infiammazione del pericardio, ovvero quel sottile strato di tessuto che avvolge e protegge il cuore.
Il pericardio è costituito a sua volta da due strati: il pericardio esterno (chiamato pericardio parietale) e il pericardio interno (il pericardio viscerale).
Tra questi due strati è presente quindi una piccola quantità di liquido, che aiuta il cuore a muoversi liberamente all’interno del torace: il cosiddetto fluido pericardico.
Quando il pericardio diventa infiammato, i suoi strati possono iniziare a strofinare l’uno contro l’altro, causando così del dolore toracico.
Da qui la pericardite, la quale può essere acuta, subacuta o cronica, a seconda della durata e della gravità dei sintomi.
Nello specifico, l’infiammazione degli strati pericardici può portare a un incremento del liquido pericardico, provocando quindi un versamento pericardico.
Quando quest’ultimo è abbondante e si forma rapidamente, può finire, purtroppo, con l’ostacolare il riempimento delle cavità cardiache, portando al cosiddetto tamponamento cardiaco.
Quest’ultimo è una condizione che richiede un intervento immediato da parte di un medico, dal momento che il fluido in eccesso presente in quest’area deve essere necessariamente drenato.
In altri casi, più rari, l’infiammazione del pericardio può provocare invece un irrigidimento e un ispessimento del pericardio stesso.
Si tratta della pericardite costrittiva, la quale impedisce al cuore di espandersi come dovrebbe.
In entrambi i casi, quando si sospetta di avere una pericardite, è importante consultare un medico, poiché una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato possono aiutare a prevenire complicazioni e promuovere una rapida guarigione.
È, infatti, bene sapere che a un primo episodio di pericardite acuta potrebbe poi seguirne anche un secondo (la cosiddetta recidiva), motivo per cui è sempre bene non sottovalutare i sintomi che indicano un possibile problema al pericardio.
Come abbiamo visto, la pericardite è una condizione medica a cui bisogna prestare la giusta attenzione.
Ma come fare a capire se si soffre di un’infiammazione del pericardio?
Utile è sicuramente saper ascoltare il proprio corpo, a partire dai sintomi più comunemente associati a questo disturbo:
Purtroppo, la pericardite è una condizione che non può essere prevenuta.
Le cause che la provocano possono essere diverse e solitamente si dividono in due macro gruppi: cause infettive e cause non infettive.
In entrambi i casi si tratta di origini comuni, che possono colpire pressoché chiunque, a prescindere dal sesso e dall’età.
Parliamo di cause quali:
Per diagnosticare la pericardite, può essere utile sottoporsi ad esami specifici quali: elettrocardiogramma (rileva alterazioni dell’attività cardiaca in oltre metà dei casi di pericardite), radiografia al torace, esami ematici (con focus sul rialzo degli indici infiammatori) ed ecocardiogramma transtoracico (consente di individuare e quantificare la presenza del versamento pericardico).
Il trattamento della pericardite dipende dalla causa che lo provoca e anche dalla gravità dei sintomi.
Tuttavia, esistono alcune opzioni di trattamento comuni, le quali vengono generalmente adottate nella maggior parte dei casi.
Parliamo di cure mediche che possono aiutare a ridurre il problema e a sentirsi meglio.
Ecco le più comuni ed efficaci:
In casi gravi di pericardite, potrebbe essere necessario invece il ricovero in ospedale per monitorare da vicino i sintomi e fornire trattamenti aggiuntivi come il drenaggio del liquido pericardico in eccesso o, in rari casi, interventi chirurgici come la pericardiectomia (rimozione del pericardio).
È fondamentale seguire attentamente il piano di trattamento prescritto dal medico e comunicare eventuali nuovi sintomi o cambiamenti nella condizione.
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