Con il passare degli anni, perdere i chili di troppo diventa sempre più di difficile e richiede degli sforzi maggiori. L’hanno dimostrato vari studi scientifici condotti nel corso degli anni. Anno dopo anno si tende ad accumulare del peso in più, soprattutto se si è geneticamente predisposti, si segue uno stile di vita sedentario e non si cura troppo la propria alimentazione. In alcuni casi si può persino arrivare all’obesità, una condizione che corrisponde a un indice di massa corporea (BMI) pari o superiore a 30 o a una massa grassa superiore al 26% (per gli uomini) o al 32% (per le donne). Scopriamo alcuni dei fattori principali che rendono difficile perdere peso man mano che si invecchia.
La perdita di massa muscolare
Dopo i trent’anni, la massa muscolare di una persona inizia a subire un lento declino, che la porta a ridursi del 3-5% entro i 50 anni e successivamente dell’1-2% ogni anno. Questo fenomeno si chiama sarcopenia e secondo gli esperti dipenderebbe da un insieme di vari fattori, tra cui cambiamenti ormonali e metabolici, carenze alimentari, processi neurodegenerativi e sedentarietà. Anche se non è possibile arrestare o prevenire la perdita di massa muscolare, è comunque possibile contrastarla con degli allenamenti mirati e un’alimentazione corretta.
La perdita di massa muscolare può anche essere causata da fattori diversi dalla sarcopenia, come le malattie legate all’età, tra cui l’artrite, degli infortuni o degli interventi chirurgici. In queste condizioni i muscoli bruciano meno calorie e senza un opportuno adeguamento del regime alimentare si rischia di incrementare la massa grassa senza nemmeno rendersene conto. “La maggior parte delle persone non modifica l’apporto calorico” spiega Marcio Griebler, endocrinologo presso la Cleveland Clinic in Ohio. “Continua a mangiare come hanno sempre fatto, ma avendo meno massa muscolare finisce per mettere su peso nel corso del tempo”.
I cambiamenti ormonali
Anche i cambiamenti ormonali rendono più difficile perdere peso, soprattutto quando si raggiunge la mezza età. Come emerge dai dati raccolti dal National Center for Health Statistics, il fenomeno riguarda sia gli uomini che le donne. Per quest’ultime, la menopausa determina un calo importante degli estrogeni, che rende più probabile l’accumulo di grasso sul ventre e aumenta il rischio di pressione sanguigna alta, malattie cardiache, livelli elevati di colesterolo e diabete di tipo 2. Ancora prima, la premenopausa può causare delle fluttuazioni nel livello degli estrogeni che a loro volta determinano degli sbalzi d’umore, rendendo difficile seguire una dieta salutare e un programma di allenamento.
Negli uomini si verifica un graduale calo del testosterone a partire dall’età di 40 anni, con un ritmo dell’1 o 2% all’anno, come rileva Harvard Health. Quest’ormone è responsabile, tra le altre cose, anche della distribuzione del grasso corporeo e della forza dei muscoli. Ne consegue che bassi livelli di testosterone meno il corpo meno efficace nel bruciare le calorie.
Anche la produzione dell’ormone somatotropina (GH) si riduce dalla mezza età in poi, rendendo più difficile aumentare e mantenere la massa muscolare.
Il rallentamento del metabolismo
Con il passare degli anni, la massa muscolare cala e il metabolismo, il processo che trasforma le calorie del cibo in energia, rallenta di conseguenza, diventando meno efficace. La velocità del metabolismo non dipende solo dall’età, ma anche da fattori come il sesso e le dimensioni del corpo. Anche patologie come l’ipotiroidismo o la sindrome di Cushing possono influenzarla.
L’aumento degli impegni
Tra il lavoro e altri impegni può diventare davvero difficile ritagliarsi del tempo per allenarsi, preparare un pasto sano e prendersi cura del proprio corpo in generale. In alcuni casi si può essere così presi dalle cose da fare da essere costretti a fare dei pasti poco salutari. Anche lo stress dovuto al poco tempo libero può giocare un ruolo importante nell’aumento del grasso corporeo.
L’arrivo di un figlio
Avere uno o più figli può senz’altro stravolgere il proprio stile di vita, portando anche chi era abituato a passare tante ore in palestra ad allenarsi meno per dedicare tempo e attenzioni alla prole. Tra corse dell’ultimo minuto all’asilo, compleanni e compiti a casa, le attività si moltiplicano e ritagliarsi del tempo per curare il proprio stile di vita diventa sempre più arduo.