Mangiare cibo di stagione, ovvero seguire una alimentazione stagionale, è un’abitudine che sempre più persone seguono. E’ una scelta più sostenibile sia per l’ambiente che per le nostre tasche, ma ha dei benefici anche sulla salute: vediamo perché.
I cibi di stagione, oltre a essere più saporiti, sono più ricchi di nutrienti rispetto ai cibi coltivati in serra o raccolti al momento giusto e poi conservati nelle celle frigorifere per mesi. I prodotti coltivati e consumati seguendo i cicli naturali garantiscono il meglio delle loro proprietà nutritive. Ma non solo: alcuni studi mostrano che il nostro microbiota intestinale non è sempre uguale ma subisce delle variazioni durante l’anno. I batteri presenti nel nostro intestino reagirebbero a stimoli provenienti dall’ambiente esterno e varierebbero a seconda delle stagioni in modo da essere più efficaci nel digerire determinate sostanze.
Infine, quando frutta e verdura vengono coltivate secondo i cicli naturali necessitano di meno “aiuti” esterni per crescere e dare un buon raccolto. Scegliere cibi di stagione significa quindi ridurre la presenza di additivi e pesticidi non solo nell’ambiente ma anche sul nostro piatto.
Inoltre variare l’acquisto di frutta e verdura seguendo la stagionalità ci porta automaticamente a diversificare la nostra alimentazione. Complice l’eterna abbondanza di prodotti che ci attende nei supermercati, è facile comprare sempre gli stessi tipi di frutta e verdura – di solito pomodori, carote, mele e via dicendo – magari per pigrizia o perché sono quelli che piacciono a tutti in famiglia. In questo modo però non diversifichiamo le vitamine e i sali minerali di cui l’organismo necessita, ostacolando un apporto equilibrato di tutti i micronutrienti. Per certi versi poi i cicli naturali sono in linea con ciò di cui il nostro organismo ha più bisogno: in estate, quando fa molto caldo, frutta e verdura sono ricche di acqua e sali minerali, mentre d’inverno sono ricche di vitamina c. Seguire con criterio una dieta stagionale può essere anche un’opportunità per riscoprire il proprio territorio e le sue peculiarità. Una volta presa la decisione di consumare prevalentemente cibi di stagione, può essere utile informarsi (anche online) per trovare produttori locali di frutta e verdura – e perché no, anche uova e formaggi – da cui rifornirsi.
Coltivare secondo i cicli naturali e le stagioni richiede molta meno energia e risorse idriche rispetto alle coltivazioni non stagionali. Se poi si dà la priorità ai prodotti a chilometro zero, o a filiera corta, è evidente come i benefici per l’ambiente saranno ancora maggiori visto l’abbattimento dei costi di trasporto e degli imballaggi.
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