È il piatto italiano per eccellenza: consumato freddo, d’estate, nelle zuppe, nei minestroni, o semplicemente condito con pepe e olio, è sempre presente nelle tavole nazionali. Di cosa stiamo parlando? Della pasta, ovviamente: alimento stigmatizzato negli ultimi anni per via di nuovi e moderni – quanto discutibili – regimi alimentari, mangiare la pasta non solo fa bene, ma mette anche di buon umore. I suoi preziosi nutrienti, infatti, solo fondamentali per il corpo, e aiutano a garantire il benessere psicofisico dell’individuo. Nello specifico, la pasta aiuta la gestione dell’insulina: variando la tipologia di pasta, e calibrando le porzioni, è possibile – infatti – mantenere una corretta euglicemia: è consigliato quindi di consumare pasta integrale, al kamut o al farro, oltre quella classica. Per via delle elevate quantità di carboidrati che contiene, la pasta favorisce la concentrazione: inoltre, diversamente da quello che si pensa, accelera il metabolismo. Con il giusto condimento, e le giuste quantità, la pasta può essere consumata tutti i giorni, senza alcuna paura, anche se si è a dieta. Scopriamola insieme.
Cosa sapere sulla pasta
Come dicevamo anche sopra, la pasta può essere consumata tutti i giorni. Mentre le dosi, tendenzialmente, possono variare a seconda del sesso, dell’età, delle condizioni fisiche e di alcune particolari circostanze, si raccomanda di mangiare la pasta una volta al giorno: o a pranzo, o a cena. In particolar modo, se consumata a pranzo la pasta garantisce all’individuo l’energia necessaria per affrontare il pomeriggio, la sera – invece – favorisce il riposo. La pasta, oltre a contenere i carboidrati, ha anche una buona percentuale di proteine, glucidi, sali minerali e fibre.
Quale pasta scegliere
Ad oggi esistono tantissime varianti di pasta in commercio. Oltre alla classica, sicuramente la più consumata, è pressoché possibile trovare ovunque la pasta integrale, quella di kamut, di farro, senza glutine, e proteica. Nello specifico, rispetto a quella ‘classica’, la pasta integrale possiede meno calorie – 320/350 kcal per 100 g. Contenendo più fibra, non solo aiuta la regolarità intestinale, ma favorisce il senso di sazietà. Inoltre, possiede più magnesio, ferro e potassio. Rispetto a quella di grano duro, la pasta di kamut contiene più fibre, ed ha una buona quantità di proteine, circa il 15%. Ricca di glutine, questa contiene diversi minerali – tra cui il manganese, il fosforo, lo zinco e il magnesio -, e molte vitamine B. La pasta senza glutine, ovviamente, è quella maggiormente consumata dai celiaci: in commercio ne possiamo trovare diversi tipi, come quella di farina riso o di farina mais. Infine, la pasta proteica, che è prevalentemente composta da legumi: questa può essere consumata da chiunque, a seconda dei gusti. Con un classico sugo al pomodoro, o con dei condimenti più elaborati, a ognuno il suo tipo di pasta.