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Parkinson: cos’è, quali sono i sintomi e come si cura

La malattia di Parkinson è una condizione neurologica comune la cui incidenza aumenta con l’età ed è il più frequente dei “disordini del movimento“. Dopo la malattia di Alzheimer, è la malattia neurodegenerativa più diffusa. In Italia colpisce circa 300mila persone, i cui neuroni, a causa di un calo di livelli di dopamina in una particolare area del cervello, vanno incontro a una lenta, ma progressiva neurodegenerazione. I maschi sono colpiti 1,5 volte più delle femmine. In genere ne soffrono gli over65, ma i casi precoci, in persone di età inferiore ai 50 anni, sono in aumento. Ecco nel dettaglio cos’è la malattia di Parkinson, quali sono i suoi sintomi e come si cura.

Foto | Pixabay @Parentingupstream

Che cos’è la malattia di Parkinson

Come spiegato dall’Istituto superiore di sanità sul suo portale ISSalute, la malattia di Parkinson è causata dalla perdita progressiva delle cellule nervose, presenti in un’area del cervello chiamata sostanza nera, che producono dopamina: una sostanza chimica che agisce da messaggero (neurotrasmettitore) tra le diverse aree del cervello responsabili del controllo e della coordinazione dei movimenti. Con il danneggiamento delle cellule nervose, i livelli di dopamina nel cervello si riducono e le aree che regolano i movimenti del corpo non funzionano correttamente, causando il rallentamento e la mancanza di coordinazione dei movimenti. Dal midollo al cervello iniziano poi a comparire accumuli di alfa-sinucleina, una proteina ritenuta potenzialmente responsabile della diffusione della malattia in tutto il cervello.

Quali sono i sintomi

Una delle sue caratteristiche è il lento e graduale esordio dei sintomi, che permette loro di non essere intercettati da paziente e familiari per lungo tempo. In genere, la sintomatologia della malattia di Parkinson si manifesta quando si è già verificata la perdita di circa l’80% delle cellule nervose della sostanza nera. I disturbi principali della malattia di Parkinson sono di tipo motorio. Tra questi, l’Istituto superiore di sanità segnala il tremore generalmente di una mano o di un braccio in condizioni di riposo, la lentezza dei movimenti (bradicinesia), la rigidità muscolare che rende difficile l’esecuzione di qualsiasi movimento e l’instabilità posturale ovvero una sensazione di equilibrio precario che colpisce un soggetto mentre si trova in piedi fermo oppure sta camminando. I pazienti che ne soffrono possono lamentare anche altri sintomi fisici, come disturbi dell’equilibrio, stitichezza, vertigini o riduzione della capacità di sentire gli odore, oltre a sintomi mentali, come despressione e ansia, demenza, disturbi del comportamento o rallentamento delle funzioni cognitive.

Foto di Pixabay | @Jossuetrejo_oficial

Diagnosi e cura

Al momento, come sottolineato dagli specialisti dell’Istituto superiore di sanità, non esiste ancora una cura definitiva per il Parkinson, ma sono disponibili farmaci che permettono di controllarne i sintomi e rallentarne la progressione migliorando la qualità della vita delle persone affette. Anche per il suo accertamento, non esistono esami di laboratorio specifici. La diagnosi si basa generalmente sui sintomi, sulla storia clinica del paziente e su un accurato esame obiettivo. “Per sostenere la diagnosi viene impiegato il test farmacologico con una sostanza chiamata levodopa: il miglioramento dei sintomi con la levodopa indica con un’elevata probabilità la presenza della malattia di Parkinson“, ha sottolineato l’Iss. Mentre per escludere altri condizioni che si manifestano con sintomi simili alla malattia di Parkinson, generalmente viene richiesta l’esecuzione di un approfondimento con la tomoscintigrafia cerebrale ad emissione di fotoni singoli (SPECT).

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

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