Il Papilloma virus, HPV (Human Papilloma Virus), non è un unico virus, ma è una grande famiglia costituita da circa 200 ceppi diversi di virus che infettano l’uomo. È un’infezione che colpisce sia uomini sia donne. Infatti, una percentuale molto elevata delle donne con una vita sessuale attiva ha questo virus, che nella maggior parte dei casi non provoca alcun problema o è solo causa di lesioni benigne, che regrediscono spontaneamente. Ci sono casi, però, da monitorare con maggiore attenzione perché l’Hpv può dar origine a tumori. Per prevenire tutto questo c’è il vaccino.
L’infezione da HPV è la più comune infezione sessualmente trasmessa nei paesi sviluppati. Inoltre, a oggi è l’unica infezione riconosciuta come causa necessaria per l’insorgenza del tumore della cervice uterina. Ed è coinvolto nella patogenesi di altri tumori: genitali (sia maschili sia femminili); extragenitali (cavo orale, faringe e laringe). Soltanto in pochi casi (circa l’1%) l’infezione può progredire verso lo stadio tumorale. Detto questo, per lo più delle volte l’infezione da HPV è transitoria e asintomatica, ma è possibile che in alcuni casi e in relazione allo specifico tipo di HPV compaiano lesioni benigne della cute e delle mucose (verruche su genitali, viso, mani e piedi); condilomi (escrescenze) o papillomi a livello delle mucose genitali e orali. Tutto questo può causare prurito, dolore lieve, senso di fastidio.
In base alla sede e all’estensione delle lesioni nel singolo paziente, si può utilizzare: l’approccio farmacologico topico, grazie all’utilizzo di specifici preparati in crema (agiscono sia distruggendo fisicamente la lesione sia attivando il sistema immunitario locale) e l’approccio chirurgico, per la rimozione fisica delle escrescenze.
Per contrastare il Papilloma Virus c’è il vaccino. Da considerare che il 56% dei casi di tumore dell’apparato genitale femminile è provocato dall’HPV. Un tipo di cancro correlato all’infezione di questo virus è quello alla cervice uterina, di cui si registrano circa 700mila nuovi casi all’anno nel mondo, che sono causa di ben 300mila decessi. Questo tumore rappresenta il 6,5% di tutti quelli che sono diagnosticati alle donne. In base ai dati dell’Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori) e dell’Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica), in Italia si registrano invece circa 2.400 nuovi casi all’anno, pari all’1,3% di tutti i tumori diagnosticati al sesso femminile. Un rapporto dell’Istat del 2017 indica che la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è del 68%.
La vaccinazione è gratuita dai 12 ai 18 anni e secondo le linee guida si può fare fino a 44 anni, prevede la somministrazione di tre dosi nell’arco di sei mesi. È una vaccinazione che fa parte del piano nazionale dell’Italia dal 2006: all’inizio proteggeva da soli quattro ceppi virali, mentre quello attualmente in uso è efficace nei confronti di nove ceppi. Non bisogna vaccinarsi durante una gravidanza e vaccinarsi non dovrebbero essere solo le ragazze, ma anche i ragazzi. Infatti, il Papilloma virus può favorire lo sviluppo di tumori anche negli uomini, in particolare al pene, all’ano, alla faringe e alla laringe. In Italia il numero di vaccinati contro l’Hpv è ancora basso, circa il 40%.
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